PESCARA. Da una parte l’esame delle riprese delle telecamere intelligenti. Dall’altra il pensiero e la preghiera per Yelfry Rosado Guzman, il giovane cuoco ferito all’interno del ristorante Casa Rustì di piazza Salotto da un cliente armato di pistola. Il sindaco Carlo Masci ha passato tre ore, ieri pomeriggio, nella control room, cioè la sala che si trova nella sede della polizia municipale di via del Circuito, per mettere a disposizione degli investigatori il sistema di telecamere intelligenti installate e attivate nei mesi scorsi in città. Con Masci c’era il comandante della polizia municipale, Danilo Palestini, che ieri pomeriggio ha raggiunto subito piazza Salotto, dopo la sparatoria, e c’erano gli operatori informatici, per studiare il percorso di fuga dell’aggressore che ha rischiato di uccidere il cuoco. Con loro la polizia, che si è occupata delle indagini sul fatto di sangue avvenuto a piazza Salotto attorno alle 14 e che ha avviato immediatamente le ricerche del responsabile.
Proprio attraverso gli occhi elettronici è stato ricostruito il percorso dell’aggressore, che si è allontanato con tutta calma dal locale ed è stato «seguito» dalle telecamere mano a mano che si spostava e passava da una strada all’altra. «Sono certo che lo prenderanno in tempi brevi», si è limitato a dire ieri pomeriggio Masci, «perché chiunque commette un crimine in città deve essere assicurato alla giustizia e nessun crimine può rimanere impunito. Il sistema di telecamere che abbiamo messo in piedi serve anche per tutelare i cittadini contro episodi come questo, impressionante nella sua dinamica», ha detto sempre il sindaco commentando il fatto di sangue «drammatico» ma anche «inspiegabile, nel senso che non ha spiegazioni logiche». Per Masci è «inimmaginabile che per un diverbio sul cibo si spari a un cameriere», come è accaduto ieri a Pescara in pieno centro. «Una cosa del genere non si può immaginare neppure nelle situazioni più assurde. Ci poteva essere chiunque, lì», ha commentato il sindaco.
Il pensiero di Masci è andato al cuoco ferito nel ristorante, «colpito in maniera vigliacca dai colpi di arma da fuoco mentre stava lavorando. Prego per lui in questo giorno che avrebbe dovuto essere di pace e che è stato funestato da questo fatto assurdo», ha scritto Masci su Facebook nel tardo pomeriggio invitando «tutti» a pregare «per lui», per la vittima dell’aggressione. «Sta lottando per la sua vita nel giorno della domenica delle Palme, vittima di una follia, perché non sapendo come sono andate le cose, si può solo definire così», ha aggiunto.
Poi, augurandosi la cattura del responsabile in tempi brevi, ha espresso «solidarietà ai titolari dell’attività dove è avvenuto il fatto, da sempre imprenditori e lavoratori che danno lustro alla città, anch’essi vittime incolpevoli di un gesto di delinquenza pura». Poche ore dopo, la cattura che tutti si auguravano. (f.bu.)