SCERNI. «L’Istituto Agrario di Scerni senza più la dirigenza accorpata in “reggenza”? È urgente che nel prossimo tavolo provinciale del 17 novembre venga discusso il futuro dell’Agrario anche alla luce del quadro della nuova direttiva ministeriale. Togliere la dirigenza all’Agrario Ridolfi comporterebbe un danno all’Istituto e al territorio». Lo sottolinea Daniele Carlucci, sindaco di Scerni, in una nota inviata presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, e all’assessore regionale all’istruzione, Pietro Quaresimale.
In ambito provinciale l’Agrario di Scerni resta l’unica agenzia formatrice di tecnici per l’agricoltura, a livello regionale opera soltanto un altro istituto in provincia di Pescara. «È chiaro», riprende Carlucci, « che se non si vuole privare il settore agrario delle professionalità richieste, sarà necessario, alla luce della vigente normativa, penalizzante per queste scuole, mettere in atto strategie che ne permettano la salvaguardia. Nel nostro territorio ci sono vari istituti tecnici che hanno veicolato linfa vitale, in termini di risorse umane, all’intera provincia. Fra tutti spicca il Ridolfi di Scerni con le sue strutture edilizie rinnovate, il suo efficiente convitto, la sua rinomata cantina. Senza dimenticare le serre e l’intera azienda agricola con relative attrezzature e mezzi. Tali attività costituiscono gestioni economiche attuate con criteri privatistici in quanto devono garantire, secondo la normativa, il pareggio di bilancio. Il funzionamento del convitto comporta l’assunzione di notevoli responsabilità legate alla gestione di mense e di attività destinate a giovani che vivono a scuola, per un lungo periodo della loro vita. Pertanto è chiaro che la complessità gestionale di un istituto agrario non è legata solo al numero di alunni frequentanti, bensì al carattere delle particolari attività che in esso si svolgono».
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