
L’AQUILA. Un anno giubilare celestiniano, il primo nella storia della Perdonanza. È il dono che ha voluto lasciare all’Aquila e all’Abruzzo Papa Francesco, il pontefice che per primo, in 728 edizioni della manifestazione, domenica scorsa, ha voluto aprire la Porta Santa. Per speciale concessione del Santo Padre, infatti, è stata prorogata per un anno l’indulgenza della Perdonanza, che la bolla di Papa Celestino V voleva della durata di 24 ore. Un dono che mette il capoluogo abruzzese al centro della cristianità (per lucrare l’indulgenza, in qualsiasi giorno dell’anno, infatti, sarà necessario recarsi nella basilica di Collemaggio e seguire specifiche indicazioni della Chiesa) e che avrà importanti ricadute anche in termini turistici ed economici.
«GRAZIE PER L’ACCOGLIENZA»
La proroga vuole essere il ringraziamento più evidente all’Abruzzo da parte di Papa Francesco, che al termine della sua visita all’Aquila ha detto al cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo del capoluogo: «Grazie per l’accoglienza e l’affetto, sono rimasto colpito dal calore autentico degli aquilani nei miei confronti». Una frase spontanea, pronunciata mentre nella sagrestia della basilica di Collemaggio, dopo aver incontrato i vescovi abruzzesi e molisani, si stava spogliando degli abiti liturgici per poi ripartire alla volta del Vaticano. Fonti interne alla chiesa aquilana, sottolineano che il Santo Padre, in particolare durante il percorso a bordo della papamobile, è stato oggetto di manifestazioni di affetto e di entusiasmo: tante le persone che hanno chiesto la benedizione, soprattutto dei bambini, e tanti quelli che in maniera semplice, ma sincera gli hanno gridato “Ti vogliamo bene” o “Francesco torna presto all’Aquila”.
INDULGENZA PER UN ANNO
Per la prima volta, la chiusura della Porta Santa, avvenuta ieri sera (altro servizio in pagina), non ha segnato la fine dell’indulgenza che secondo Bolla “Inter sanctorum solemnia” di Papa Celestino V avrebbe dovuto avere una durata di appena 24 ore. Si potrà infatti lucrare fino alla Perdonanza del 2023 per speciale concessione del Santo Padre Francesco.
«DONO STRAORDINARIO»
Ha parlato di «dono straordinario» il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nel discorso pronunciato ieri sera alla chiusura della Porta Santa nella basilica di Collemaggio. «La città, benedetta dall’anno giubilare, si farà trovare pronta ad accogliere i fedeli, nel rispetto e nella gratitudine verso un atto di rilevante significato spirituale, ma che avrà anche notevoli ricadute economiche sull’intero territorio del cratere sismico», le parole di Biondi. Che, a proposito di quanto detto domenica mattina dal Santo Padre, ha ricordato: «Papa Francesco davanti al mondo ha assurto L’Aquila a capitale del perdono e della pace, investitura rafforzata dalla concessione dell’anno giubilare. L’Aquila capitale del Perdono e della Pace non è altro che la traduzione attualizzata del messaggio di Celestino, racchiuso nella Bolla, inestimabile documento di pacificazione che, da 728 anni, ci ricorda che il perdono trasforma la tristezza del peccato in gioia».
COME OTTENERE IL PERDONO
Fino al 28 agosto del prossimo anno i fedeli e i pellegrini che verranno all’Aquila potranno lucrare ogni giorno l’indulgenza plenaria partecipando ai riti in onore di San Celestino V oppure raccogliendosi in preghiera «al cospetto delle spoglie del Santo per un congruo spazio di tempo». Per lucrare l’indulgenza, inoltre, occorre recitare il Credo, il Padre nostro e una preghiera secondo le intenzioni del sommo Pontefice. Infine ci si dovrà accostare alla confessione sacramentale e alla comunione eucaristica entro gli 8 giorni precedenti o seguenti la partecipazione ad un rito in onore di Celestino V oppure dopo aver sostato in preghiera davanti le spoglie del santo pontefice.
ANZIANI E DISABILI
«Gli anziani, gli ammalati e tutti coloro che per gravi motivi non possono uscire di casa, ugualmente potranno conseguire l’indulgenza plenaria se, maturato il pentimento di ciascun peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena lo potranno, alle tre consuete condizioni, davanti a una piccola immagine di San Pietro Celestino partecipino spiritualmente alle celebrazioni, dopo avere offerto le proprie preghiere e i propri dolori, oppure le sofferenze della propria vita, a Dio misericordioso» è specificato nella nota dell’ufficio diocesano Comunicazioni sociali dell’Aquila. L’indulgenza potrà essere applicata anche per i defunti.
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