
AVEZZANO. È lì da oltre venti anni, con i vetri scuri, la rivestitura purpurea e le erbacce ai suoi piedi. Intorno il vuoto desolante. Avrebbe dovuto ospitare il cuore pulsante del Comune di Avezzano: dirigenti, uffici, servizi. Un indotto vitale al rilancio dell’intera area Nord della città. Oggi però, dopo più di due decenni dalla falsa inaugurazione, l’imponente edificio del nuovo municipio è ancora lì a marcire. Le poche persone che ogni giorno passeggiano nei paraggi vedono i pezzi della rivestitura cadere a terra. Un’intera ala della struttura si sta lentamente spogliando: incuria e abbandono sono visibili a occhio nudo. Nel corso degli anni, anche i vandali hanno lasciato il segno con vetrate rotte e pareti imbrattate, costringendo il Comune a installare un sistema di allarme per mettere la struttura al riparo da altri raid. Il recupero della storica incompiuta, che porta sulle spalle un carico di ritardi, promesse e inchieste giudiziarie, è finito tra i primi punti dell’agenda del sindaco Gianni Di Pangrazio. L’attuale amministrazione comunale ha battuto due colpi sull’opera: la risoluzione con Irim, il fardello sull’ente che impediva l’avvio della riqualificazione, e l’affidamento dei servizi tecnici di progettazione esecutiva. Un passo, quest’ultimo, arrivato dopo il via libera ai 5 milioni di euro messi sul piatto dal Pnrr. In aggiunta, l’ente ha stanziato altri 2,5 milioni di risorse proprie.
l’opposizione: fare presto
La tabella di marcia attraversa la fase più critica: i lavori non sono ancora partiti ma il tesoretto del Pnrr garantisce finanziamenti per i prossimi tre anni, fino al 2026. Prima dell’apertura del cantiere, il progetto dovrà superare indenne un labirinto di regolamenti e burocrazia. Il rischio, però, è che i tempi possano dilatarsi. A sottolinearlo è anche Mario Babbo, consigliere comunale di opposizione: «Nonostante avessi proposto un’alternativa all’accensione del mutuo da 1,8 milioni (necessario a raggiungere i due milioni e mezzo di risorse comunali da destinare al progetto, ndc) per non gravare ulteriormente sui cittadini, ho votato a favore della variazione di bilancio per senso di dovere nei confronti della città per il recupero di un’opera importante per tutti. Ora, pur comprendendo le tempistiche e le lungaggini della burocrazia», evidenzia, «bisogna fare in modo di accelerare l’iter e iniziare al più presto i lavori per evitare che i prezzi preventivati possano subire un aumento corposo».
area in abbandono
Per Alfredo Mascigrande, consigliere di Noi con l’Italia, il problema è esteso a tutta l’area Nord di Avezzano: «L’intera zona è in totale abbandono, riceviamo continuamente segnalazioni da parte dei residenti», esordisce, «e il recupero del nuovo municipio sarebbe solo una delle soluzioni al problema». «Questo progetto», continua, «è una delle grandi crociate di questa amministrazione e l’auspicio, anche per la minoranza, è che visti i tanti proclami si possa finalmente dare una risposta concreta e reale alla cittadinanza».
Progettazione esecutiva
La lunga maratona per dare vita alla storica incompiuta è partita con l’affidamento del progetto esecutivo alla ditta Studio Paris engineering srl per 247mila euro.
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