AVEZZANO. Missione compiuta, per ora. Il governo s’impegna a riformare la geografia giudiziaria per garantire la sopravvivenza dei tribunali, a rischio soppressione, di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. È quanto stabilito in un incontro a Roma, nella sede del ministero della Giustizia, tra il ministro Carlo Nordio, il presidente della Regione Marco Marsilio e una delegazione di parlamentari, sindaci e avvocati abruzzesi.
«tribunali, salvezza possibile»
Dal Guardasigilli è arrivata inoltre la disponibilità del governo a concedere una nuova proroga alla chiusura dei tribunali. «Da gennaio inizierà il lavoro con gli ordini professionali e forensi per individuare le soluzioni tecniche che rendano possibile proseguire nell’attività di questi tribunali con le procedure e le normative tuttora vigenti», specifica il presidente Marsilio, accompagnato a Roma dal capo di gabinetto Massimo Verrecchia. Il presidente si è detto «convinto che presto, con questo governo, in questa legislatura, verrà data una soluzione definitiva che metta in sicurezza i tribunali minori e che salvi tutta la geografia giudiziaria abruzzese, scongiurando definitivamente l’incubo di una soppressione che l’Abruzzo non ha mai accettato e non è disposta ad accettare né oggi né domani». All’esito dell’incontro è stato stabilito di organizzare una nuova riunione a gennaio.
«TRIBUNALI D’ECCELLENZA»
«I dati lo dimostrano: i tribunali di Avezzano, Lanciano, Sulmona e Vasto hanno in realtà performance d’eccellenza. La loro chiusura», scandisce il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, «rappresenterebbe un passo indietro per tutto il territorio abruzzese. L’obiettivo è approfondire il dossier e individuare una soluzione che consenta di tutelare non solo i quattro tribunali abruzzesi, ma anche gli altri tribunali minori italiani». «La sciagurata revisione della geografia giudiziaria pone metà del territorio abruzzese senza tribunali e procure. La giustizia di prossimità è un valore e sia i tribunali che le procure rappresentano presìdi di legalità», commenta l’altro sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, annunciando l’apertura di un tavolo tecnico nel mese di gennaio per «garantire all’Abruzzo la giustizia di prossimità».
«CAMBIO DI PASSO»
A guidare il fronte abruzzese in difesa dei tribunali il senatore di Fratelli d’Italia, Etel Sigismondi e il deputato di Forza Italia Nazario Pagano. Al vertice di Palazzo Piacentini hanno partecipato, inoltre, il viceministro Francesco Paolo Sisto, i sottosegretari Delmastro Delle Vedove e Ostellari, i sindaci delle quattro città coinvolte e i presidenti dei rispettivi ordini forensi. La soddisfazione per i segnali di apertura arrivati dal ministro Nordio e dal governo guidato da Giorgia Meloni è quasi unanime. I parlamentari sottolineano, in particolare, il «cambio di passo» rispetto ai governi tecnici che hanno affrontato la vertenza dei tribunali abruzzesi negli anni passati: «Ho registrato una chiara volontà ad ascoltare e approfondire le istanze del territorio e sono fiducioso che si riesca a lavorare concretamente per raggiungere i risultati da noi auspicati e cioè la salvaguardia dei presidi abruzzesi», osserva Sigismondi. «La sensibilità e disponibilità dimostrata dal governo incontrando il governatore Marsilio, i sindaci dei comuni coinvolti e i presidenti dei rispettivi ordini forensi», rimarca Pagano, presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, «testimonia un approccio completamente differente rispetto al passato». Esulta anche l’altro senatore meloniano Guido Quintino Liris, assente al vertice in quanto impegnato nei lavori della commissione Bilancio, che parla di «evidente cambio di passo rispetto al passato sulla complessa questione».
SINDACI OTTIMISTI
Dalla pattuglia dei sindaci emerge cauto ottimismo: «Aspettiamo la proroga alla chiusura per almeno due anni, oltre alla riapertura delle piante organiche», afferma Gianni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano e coordinatore del comitato in difesa dei tribunali. «Il tavolo tecnico per il riordino della geografia giudiziaria», aggiunge il sindaco marsicano, «prenderà come progetto pilota il caso Abruzzo, in cui l’intera zona Sud del territorio resterebbe sguarnita di qualsiasi presidio di giustizia». Francesco Menna, primo cittadino di Vasto, fissa il traguardo alla prossima primavera: «Continuiamo la battaglia con la speranza di trovare prima della prossima primavera una soluzione definitiva a questa delicata vicenda». «Abbiamo trovato grande disponibilità sia da parte del ministro sia del sottosegretario Delmastro, che ipotizzano di rivedere la geografia giudiziaria di tutta l’Italia e, nello stesso tempo, abbiamo chiesto una proroga per i nostri tribunali», osserva Filippo Paolini sindaco di Lanciano, «necessaria al fine di una riorganizzazione della macchina della giustizia in tutta Italia». «Cautamente soddisfatto» Gianfranco Di Piero, sindaco di Sulmona: «Quanto emerso dall’incontro mantiene vive le speranze di una soluzione positiva della questione riguardante la salvaguardia del tribunale di Sulmona».