PESCARA. Dovrebbe essere completata a breve una prima tranche di lavori al liceo statale Guglielmo Marconi di via Marino Da Caramanico, che è stato demolito su iniziativa della Provincia per essere ricostruito nuovo. «L’intervento è attualmente in avanzato stato di esecuzione e la messa in esercizio dell’edificio è prevista entro la fine del 2022», annuncia dalla Provincia il presidente Ottavio De Martinis che ipotizza «ottobre – novembre» come periodo probabile per l’apertura della nuova sede. «Questi locali permetteranno il rientro in via Marino da Caramanico di 41 delle 64 classi del liceo. Le restanti 23 continueranno ad occupare alcune delle sedi temporanee, fino all’ultimazione del terzo corpo di fabbrica, previste entro il 2023», dice sempre il presidente della Provincia.
La prima campanella, dunque, suonerà in diversi edifici, per i ragazzi e il personale, docente e non, del Marconi. Le sedi sono quelle individuate lo scorso anno scolastico, in più punti della città. Il Marconi, al momento, trova ospitalità, all’istituto Aterno Manthoné, all’istituto alberghiero De Cecco (nella sede di via Tirino, primo piano), all’istituto Di Marzio Michetti, all’ex Accademia musicale di via dei Peligni e nella ex sede Fater di via Volta, il palazzo Fuksas.
De Martinis inserisce le vicende del Marconi nel quadro generale della disponibilità degli spazi della Provincia. Dovendo garantire a tutte le scuole una sistemazione adeguata, la questione del Marconi è centrale, perché aprendo la nuova sede si libereranno locali nei vari istituti e si potranno usare per fronteggiare le necessità del Volta: questa scuola, non ha spazi a sufficienza per accogliere tutti gli studenti, essendoci stato un aumento di iscrizioni: servono, a breve, almeno 5 aule in più. (f.bu.)