
SAN VITO CHIETINO . «I pagamenti degli affitti del campo di allenamento di San Vito Marina vengono effettuati tutti in anticipo: da agosto 2022 a gennaio 2023 la società ha versato oltre 9.000 euro. Ma, nonostante i pagamenti fossero perfettamente in regola, siamo stati invitati a non presentarci più»: è la replica della società del Lanciano calcio 1920 alla chiusura dello stadio Tommaso Verì alla squadra rossonera per il mancato pagamento dell’affitto del campo del mese di febbraio e di altre spettanze pendenti verso i collaboratori dell’Asd San Vito 83, che gestisce l’impianto comunale.
Una risposta, quella della società di Max Pincione, che se si fosse limitata alla precisazione sui pagamenti, non avrebbe avuto l’effetto di una sparata di poco gusto, che invece ha avuto e che porterà l’Asd San Vito a non riaprire facilmente lo stadio agli allenamenti dei rossoneri. «Dopo averci rifiutati», riprende la nota del Lanciano, «chiedono giornalmente se e quando ritorneremo. Come società siamo sicuri che la fila per affittare il campo di San Vito sia lunga. Ci è arrivata notizia che forse anche il Real Madrid sia interessato ad affittarlo, come anche le numerose talpe dello stadio Biondi che però, quando hanno saputo che il terreno è in sintetico hanno preferito continuare a fare buchi al Biondi».
Ironia per molti fuori luogo, anche perché le chiamate giornaliere da San Vito sono per i pagamenti, come precisato dal presidente della società sanvitese, Valerio Catenaro, che aveva spiegato che la pendenza del Lanciano con l’Asd San Vito era irrisoria, ma non con gli altri collaboratori e in più non era stato ancora pagato il mese di febbraio.
Ad ogni modo ieri la squadra rossonera era a San Vito a fare allenamento, non al campo, ma sul porto e sulla spiaggia: almeno lì Pincione non ha canoni da pagare. (t.d.r.)
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