PESCARA. Tagliare le spese, il più possibile, ingegnarsi per risparmiare. Sono le parole d’ordine, a Pescara come altrove, in vista dei rincari (ulteriori) che si annunciano sulle bollette e che stanno facendo tremare l’Italia intera. Che sia il pubblico o il privato il destinatario delle bollette, fa poca differenza. Il problema è di tutti. Anche Pescara Energia è al lavoro per fronteggiare il caro bollette per ciò che riguarda la pubblica illuminazione, l’energia elettrica e il gas negli edifici comunali (come uffici, scuole, teatri, palazzetti dello sport). E domani, nel corso di un incontro con il Comune, l’amministratore unico Giuliano Diodati prospetterà le possibili strade che Palazzo di città può seguire per limare le spese, anche se sembra impossibile fronteggiare gli aumenti. Praticamente si annuncia un’impresa titanica ma è possibile, ad esempio, intervenire sugli orari della pubblica illuminazione e sul riscaldamento negli edifici pubblici.
«Per il 2022», annuncia Diodati, si prevede «una triplicazione dei costi: se nel 2021 si spendevano 4,6 milioni di euro per l’approvvigionamento dei vettori energetici, per quest’anno le proiezioni fanno ipotizzare una spesa di 13 milioni. Ma la situazione è tutta in divenire, come dire che nulla è certo da questo punto di vista. Il Comune viene aggiornato periodicamente da Pescara energia, con i report dei costi, ma i dati sono sempre più allarmanti perché i prezzi continuano a salire». Per fare il punto della situazione ieri all’interno di Pescara Energia si è tenuto un incontro finalizzato a «capire come ci possiamo muovere ma gli spazi di manovra sono risibili rispetto alla portata dei rincari». E le possibili soluzioni saranno prospettate domani al sindaco Carlo Masci, al vice sindaco Gianni Santilli, al direttore generale Pierluigi Carugno e all’ufficio ragioneria. «Poi sarà il Comune a decidere».
Si lavora da un pò per «ottimizzare il consumo di energia. Con questo obiettivo è già in corso la riqualificazione di una dozzina di scuole per risparmiare gas e energia elettrica ma, pur conseguendo importanti benefici, i rincari derivanti dalla crisi energetica sono di gran lunga superiori», fa notare Diodati. E comunque nelle scuole, non si può ridurre ulteriormente la temperatura dei locali per risparmiare sul gas metano perché «in tutti gli edifici pubblici comunali e quindi anche nelle nostre scuole siamo già a 19 gradi. Certo, qualcosa si risparmierà grazie ai lavori di efficientamento energetico. Per gli uffici pubblici una delle ipotesi è quella di mantenerli chiusi il pomeriggio, lasciandoli aperti solo la mattina». Laddove ci sarà la possibilità di intervenire sulla temperatura delle strutture comunali «lo faremo da remoto, con il telecontrollo», per abbassarla. Con questo metodo siamo in grado di ridurre (o aumentare) le temperature in tutti gli edifici pubblici «grazie a un software, senza far intervenire il tecnico nella struttura». Stessa cosa accadrà presto per l’illuminazione pubblica, che potrà essere controllata a distanza, da remoto, per cui «in tempo reale saremo in grado di ricevere l’allarme sullo spegnimento di singoli pali o di zone dove si verifica un corto circuito, senza dover attendere la segnalazione dei cittadini».
Tra le ipotesi valutate nei mesi scorsi dal Comune, quando è scattato l’allarme per il caro bollette, c’è lo spegnimento dei lampioni anticipato «ma i margini di manovra sono minimi perché ci sono delle normative da rispettare per la pubblica illuminazione e non si può abbassare o togliere la luce perché si deve tenere conto dei rischi per la pubblica incolumità e per la pubblica sicurezza, per cui si deve valutare come intervenire», prosegue Diodati.
Se in altri centri si punterà sulle lampade a led a Pescara un passaggio del genere è stato già completato. «La nostra città è già tutta “coperta” da lampade a led. Abbiamo 22mila punti luce a led. Il lavoro lo abbiamo finito nel mese di aprile», fa presente Diodati.
Mentre si prepara all’incontro con il Comune, Pescara Energia sta lavorando «sui contratti stipulati con i diversi operatori economici coinvolti nella gestione energetica, per capire che tipo di risparmio possiamo raggiungere».
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