TERAMO. Teramo da città con l’università a città universitaria: un obiettivo per il quale scende in campo il Consiglio degli studenti di UniTe con un documento politico sottoposto ai tre candidati a sindaco. Cinque punti, sviluppati su macro temi, sui quali si chiede ai futuri amministratori di lavorare e collaborare. Il documento “Teramo città universitaria 2023-2028”, presentato ieri mattina nella facoltà di Giurisprudenza dal presidente del Consiglio degli studenti Walter Verrigni, è stato sottoscritto dai candidati Antonetti, D’Alberto e Marroni. «Gli studenti universitari vogliono incarnare un corpo politico propositivo per l’intera comunità e rompere quelle catene che troppo spesso li confinano in un ruolo rappresentato esclusivamente da un percorso di studi», si legge nel documento, dove si esplicita la voglia degli universitari di iniziare a immaginare Teramo come luogo dove costruire un percorso lavorativo e professionale e non solo terra di passaggio per gli studi.
TRASPORTI. Il primo punto riguarda i trasporti. Negli ultimi tempi le corse centro-Colleparco sono aumentate, ma restano lacune rilevanti nei festivi e nel servizio notturno: quest’ultimo del tutto assente. Gli studenti chiedono più corse verso la stazione, l’istituzione di quelle verso Piano d’Accio (dove c’è la sede di Medicina veterinaria), l’introduzione del biglietto unico e agevolazioni sulle tariffe. Sollecitazioni arrivano anche per un piano di mobilità sostenibile, con stazioni di bike sharing a costi accessibili, adeguato alle caratteristiche della città. Sebbene la concessione dei chilometri sia di competenza regionale, gli studenti confidano in interventi da parte del Comune utili a cambiare la situazione attuale.
ABITARE. In città manca ancora la casa dello studente (in costruzione a viale Crucioli) e gli affitti, sempre più cari, spesso non sono in linea con le condizioni delle abitazioni. Gli studenti di UniTe hanno aperto un sondaggio sul tema. Ciò che sta emergendo, ha spiegato Verrigni, sono soprattutto le pessime condizioni delle case date in affitto agli universitari: vecchie, prive di manutenzione, umide. Su questo fronte si chiede la revisione dell’accordo territoriale per le locazioni fermo al 2019, un censimento delle abitazioni in affitto e agevolazioni fiscali per i proprietari che stipulano contratti con universitari.
GLI SPAZI. Più spazi dove studiare e potenziamento di quelli già presenti, come la biblioteca Delfico per la quale «è necessario che la Regione aumenti il finanziamento affinché possa garantire l’apertura quotidiana del pomeriggio, nei festivi e nelle ore serali», recita il documento. Dagli studenti la richiesta di ulteriori spazi pubblici in centro, anche autogestiti, e l’istituzione della consulta giovanile comunale.
STUDENTI IN COMUNE. Il regolamento del consiglio comunale prevede che il presidente del Consiglio degli studenti venga convocato in assise per portarvi le istanze degli universitari. Questa possibilità, però, non è mai stata attuata e se ne chiede riscontro concreto.
CITTADELLA DELLA CULTURA. Al Comune si chiede di supportare l’UniTe nella riqualificazione dell’ex manicomio (progetto finanziato già con 30 milioni), anche nella ricerca degli ulteriori fondi divenuti necessari dopo i rincari scaturiti da pandemia e crisi economica.(v.m.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .