
SAN SALVO. Riflettori accesi sulla Trignina. Quattro morti in quattro mesi sono davvero troppi. I politici del territorio concordano sulla necessità di raddoppiare le corsie, ma c’è anche chi punta il dito contro gli automobilisti imprudenti. Il consigliere regionale Pietro Smargiassi chiede iniziative concrete: «Nel corso degli anni», dice, «abbiamo visto interventi di facciata su un’arteria che unisce tre regioni. Una strada pensata decenni fa con esigenze molto diverse dalle attuali. Oggi è una strada che ha l’immediata necessità di un intervento strutturale: il raddoppio da 2 a 4 corsie. È una soluzione urgente e risolutiva. Percorrendo la Trignina spesso si ha la sensazione di percorrere in auto un cimitero. Un’azione della Regione potrebbe portare l’istanza sul tavolo ministeriale e testimoniare quanto grave sia la condizione e urgente la soluzione».
Per il consigliere regionale Manuele Marcovecchio serve una programmazione concreta: «Ministero e Anas», afferma Marcovecchio, «devono comprendere che si tratta di un’arteria strategica, e non solo per l’Abruzzo e il Molise. La Trignina conta 12mila veicoli in transito ogni giorno, gran parte è traffico pesante. È necessario implementare il trasposto merci su ferro alleggerendo il traffico. Una cosa però va detta», aggiunge Marcovecchio, «il 90% degli automobilisti non rispetta il codice della strada. Qualche controllo in più delle forze dell’ordine sarebbe forse utile».
Anche il sindaco di Tufillo Ernano Marcovecchio punta il dito contro gli automobilisti indisciplinati: «Ho percorso per anni», spiega, «la Fondovalle lavorando a Vasto. Non è una strada ideale ma nemmeno quella che vogliono far credere. Il problema principale sono gli utenti incoscienti e scriteriati che arrecano danni a loro stessi e agli altri. Se si rispettassero le più semplici regole e si evitassero i sorpassi azzardati e la velocità eccessiva, si arriverebbe alla diminuzione del 99% degli incidenti. Ieri sera ho assistito a un sorpasso nello stesso posto dove si è verificato l’incidente di domenica».
Intende parlare personalmente con il ministro Matteo Salvini il sindaco di Dogliola Giovanni Giammichele: «Chiederò al ministro di venire sul posto per prendere un impegno ufficiale. Io sto pensando seriamente di ripristinare nuovamente l’autovelox. Invito i colleghi sindaci della vallata a fare altrettanto». Il sindaco di San Salvo Emanuela De Nicolis è fra coloro che ritengono necessario il raddoppio della Trignina: «Ne abbiamo parlato anche nei mesi scorsi», ricorda, «con il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Chieti Mario Della Cioppa. Noi continueremo a sollecitare il ministero affinché si finanzi l’adeguamento».
Duro il sindaco di Lentella Marco Mancini: «La politica ha fallito. A raccontarlo sono i 4 morti in 4 mesi. I nostri nonni a Lentella crearono la Trignina lasciando ai nipoti un’arteria preziosa per il futuro. La politica attuale cosa lascia ai nostri figli?». Il sindaco di Palmoli Giuseppe Masciulli chiede di andare oltre gli incontri: «I sindaci della vallata», ricorda, «hanno già avuto un incontro con il ministro Salvini in ministero, ma non è successo nulla. Il raddoppio non esiste nemmeno a livello progettuale. Ritengo si tratti di totale sottovalutazione di un grosso problema da parte del governo nazionale e della Regione».
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