ORTONA. Centro servizi per l’inclusione: consegnati i lavori per l’avvio del progetto dell’Ente d’ambito sociale ortonese finanziato dal Pnrr. Dall’amministrazione comunale spiegano che «l’ufficio lavori pubblici ha proceduto alla consegna dei lavori alla ditta Impresa Costruzioni De Cesare ing. Urlico srl di Chieti, che si è aggiudicata l’appalto offrendo un ribasso d’asta del 12,22% per un totale di 706 mila euro. Il progetto consiste nella realizzazione di un centro servizi finalizzato all’inclusione promosso dall’ente d’ambito di cui il Comune di Ortona è l’ente capofila ed è finanziato attraverso un bando del Piano nazionale di ripresa e resilienza a cui l’Ads n.10 Ortonese ha partecipato ottenendo un milione e 90mila euro per la progettazione e realizzazione del centro che sarà gestito da una equipe di professionisti».
Obiettivo del progetto è colmare «l’esigenza di accoglienza, assistenza e socializzazione a beneficio delle persone che vivono momenti di difficoltà e disagio ma svolgerà anche la funzione di punto di riferimento per la comunità locale per i servizi quali il supporto socio-assistenziale, l’informazione e l’orientamento». Dall’amministrazione spiegano anche che «la struttura individuata è in contrada Savini e fa riferimento all’edificio dell’ex scuola elementare, costruito nei primi anni cinquanta e in stato di abbandono».
I lavori prevedono la demolizione dell’edificio e la ricostruzione di un nuovo edificio da destinare a stazione di posta composto da un’unica struttura su due livelli di cui uno fuori terra e uno interrato per complessivi 200 metri quadrati a piano».
Il sindaco Leo Castiglione sostiene che «si tratta di un progetto sociale a servizio del territorio e di otto enti d’ambito a livello provinciale di cui Ortona è capofila, un punto di eccellenza e di vanto che migliorerà l’organizzazione dei servizi socio-assistenziali del nostro ente d’ambito a servizio delle necessità dei residenti del territorio». Il sindaco, inoltre, «tranquillizza i residenti che non si tratta di alcun centro per immigrati o un centro di recupero» ma che «sarà una struttura moderna gestita con personale qualificato che darà supporto immediato a persone con particolari difficoltà, inoltre l’amministrazione ha ritenuto opportuno riqualificare e riprogettare una struttura di proprietà comunale da decenni in stato di abbandono e degrado».
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