LANCIANO. È stato denunciato per omicidio stradale il conducente dell’Audi A6 che martedì mattina, lungo la provinciale Lanciano-Val di Sangro, ha speronato l’auto dei coniugi di Roccascalegna, Cosmo D’Alonzo, 69 anni, e Mirella Carrea, 63. L’utilitaria è volata nella scarpata ribaltandosi a testa in giù: per D’Alonzo, ex dipendente Stellantis, non c’è stato nulla da fare, mentre la moglie è rimasta ferita. Di Roccascalegna è anche G.D.L., 41 anni, che alle 9.30 di martedì ha incrociato il suo destino con la coppia di paesani. Sottoposto a test tossicologici, è risultato positivo all’uso di sostanze stupefacenti: i carabinieri del Nucleo radiomobile di Lanciano, diretti dal maggiore Giuseppe Nestola, gli hanno ritirato la patente, che tra l’altro gli era stata riconsegnata pochi mesi fa dopo un precedente ritiro.
Martedì D’Alonzo e la moglie si stavano recando in auto a Lanciano per una visita medica. La Fiat 500L su cui viaggiavano era appena uscita dal bivio di Brecciaio, per immettersi sulla strada provinciale in direzione della città frentana. Da lì arrivava l’Audi A6 guidata da G.D.L., probabilmente a tutta velocità come testimoniano anche i segni sull’asfalto di una frenata di oltre 30 metri. L’impatto con l’auto dei coniugi è avvenuto di lato. Il mezzo è planato nella scarpata, finendo a testa in giù su un terreno. Sul posto sono arrivati due ambulanze del 118, i vigili del fuoco di Casoli, i carabinieri del Radiomobile di Lanciano e della stazione di Casoli. Una volta estratto dall’abitacolo, per D’Alonzo non c’è stato nulla da fare: il personale del 118 ha potuto solo constatarne il decesso. Anche l’elisoccorso, allertato e giunto sul posto, è ripartito senza atterrare. La moglie Mirella, a seguito di politrauma, è stata trasportata all’ospedale di Chieti: la prognosi è inferiore a 30 giorni, non corre pericolo di vita. Lievi contusioni anche per l’altro conducente, trasportato al Renzetti.
Ma sotto accusa è anche la scarsa sicurezza dell’incrocio tra la Sp 111 Lanciano-Val di Sangro e la Pedemontana, un tratto in rettilineo in cui le auto viaggiano a forte velocità e dove è assente il guardrail. Risale ad appena 15 giorni fa l’ultimo incidente con tre feriti, mentre a dicembre un furgone è finito nella stessa scarpata, per fortuna senza gravi conseguenze. Oggi a Roccascalegna è il giorno del dolore: alle 10, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, ci sarà l’ultimo saluto a Cosmo D’Alonzo. «Li ho incontrati la mattina al bar, prima della tragedia», dice il sindaco Domenico Giangiordano, «si godevano la pensione e i nipotini dopo avere entrambi lavorato all’ex Sevel per 40 anni, stesso turno. In un secondo cambia tutto. Quell’incrocio va messo in sicurezza, una rotatoria potrebbe risolvere il problema della velocità».
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