CHIETI. Il marito di una paziente gli ha sferrato un pugno in faccia all’improvviso. Una guardia giurata è rimasta ferita dopo un’aggressione avvenuta, nella notte tra sabato e domenica, al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti. Già in passato, all’interno del reparto, si sono verificati episodi di violenza che hanno visto come vittime infermieri e medici. Sull’ultimo pestaggio sono in corso gli accertamenti della polizia di Stato.
LA RICOSTRUZIONE
Nello scorso weekend, l’uomo porta la moglie in ospedale. «Lei si sente male», dice al vigilante in servizio all’esterno del pronto soccorso. Poi, l’automobilista parcheggia nel piazzale ed entra nel reparto con la coniuge. A distanza di circa venti minuti, la guardia giurata gli chiede di spostare la macchina, perché quel posto è riservato alle ambulanze e il veicolo potrebbe intralciare l’arrivo dei mezzi di soccorso. Non solo: la stessa guardia giurata invita l’uomo a indossare la mascherina, ancora obbligatoria all’interno degli ospedali, per prevenire il rischio di contagio da Covid.
L’AGGRESSIONE
La reazione del marito della paziente è inaspettata e violenta: la guardia giurata viene colpita con un pugno sul volto. A questo punto parte la telefonata al 113. In pronto soccorso si precipitano i poliziotti della squadra volante, ma l’aggressore si allontana in auto prima dell’arrivo degli agenti, lasciando la moglie in ospedale. Ora l’uomo rischia di essere denunciato.
I PRECEDENTI
Qualche settimana fa, una giovane di 23 anni della provincia di Pescara ha perso la pazienza – non è ben chiaro per quale ragione – e ha danneggiato con un pugno la vetrata del pronto soccorso. È servito l’intervento dei carabinieri della sezione radiomobile per mettere fine alla sfuriata. In precedenza, sempre gli agenti della squadra volante hanno dovuto utilizzare il taser per bloccare un paziente che, trasportato in ospedale dopo un tentativo di suicidio in un albergo della zona industriale di Chieti Scalo, è andato in escandescenza mettendo a rischio la sicurezza del personale medico. (g.let.)
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