L’AQUILA. La Regione conferma la chiusura della funivia del Gran Sasso a partire dal primo maggio. Il sindaco Pierluigi Biondi lo scorso 23 gennaio aveva chiesto all’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, di annullare il provvedimento per la sostituzione delle funi portanti, altrimenti sarebbe stato impugnato.
Secondo la Cgil, c’è però una nota del Dipartimento infrastrutture e trasporti della giunta regionale d’Abruzzo, indirizzata tra l’altro al Comune dell’Aquila, con la quale «lo stesso Comune viene informato, in qualità di proprietario della funivia, che la stessa in mancanza di variazioni sostanziali dello stato dell’arte dell’impianto, sarà oggetto di sospensione dell’autorizzazione al pubblico esercizio dal prossimo primo maggio 2024».
Il sindacato ha quindi scritto al presidente del consiglio comunale Roberto Santangelo e ai capigruppo, sollecitando la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo e, all’occorrenza, di un consiglio straordinario su questo tema. La Cgil teme forti ripercussioni sul personale del Centro turistico del Gran Sasso – circa 50 lavoratori tra assunti a tempo indeterminato e stagionali – ma anche su tutto l’indotto del turismo montano.
«Lo stop alla funivia», dicono il segretario provinciale della Cgil Francesco Marrelli, il segretario Filt Cgil Domenico Fontana e il segretario Cgil alla mobilità Andrea Tucceri, «rappresenta una condizione che rischia, qualora non tempestivamente affrontata, di produrre effetti drammatici sui livelli occupazionali e sulla fruizione del servizio per migliaia di utenti, oltre a produrre un gravissimo danno di immagine per l’intera città. Siamo a richiedervi un immediato intervento al fine di scongiurare le già indicate conseguenze. Per tale ragione sollecitiamo una audizione in sede di conferenza dei capigruppo e all’occorrenza», concludono, «la convocazione di un consiglio straordinario sulla questione». La funivia è tornata in funzione lo scorso 13 gennaio, dopo che il dirigente generale dell’Ansfisa Pietro Marturano ha firmato il nulla osta con una serie di prescrizioni e l’obbligo di sospendere l’esercizio a fine stagione, per permettere la sostituzione delle funi portanti.
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