TERAMO. La sezione teramana della Lida, la Lega italiana diritti degli animali, con una nota contesta l’annuncio delle gabbie trappola per cinghiali fatto dall’amministrazione comunale di Teramo. «Il nostro lungimirante sindaco, Gianguido D’Alberto, spalleggiato dall’illuminato assessore Pina Ciammariconi con delega al benessere animale», si legge in una nota, «si è forse sentito in dovere di riempirsi la bocca di promesse a tutela dei poveri cinghiali, promettendo gabbie trappola al posto di spietati fucili, per una cattura priva di barbarie, inneggiando al benessere animale, facendo passare in sordina il fine ultimo che è quello di destinarli ai laboratori di macellazione». Così continua la nota: «È giusto che i cittadini non debbano passeggiare in città con i cinghiali, ma è altrettanto giusto che i poveri ungulati, costretti a fuggire dai loro habitat naturali per scampare alle spietate battute di caccia, possano essere reinseriti in quello che era il loro contesto ambientale. Chiediamo che questa presa in giro venga sventata e che vengano fatte delle scelte giuste per gli animali e per gli uomini, avvalendosi di etologi esperti in materia».