PESCARA . Trasferire le competenze acquisite in materia di cambiamenti climatici ed euro progettazioni, in una visione di un’Europa moderna. Ma attenta alla tutela dell’ambiente coniugata allo sviluppo di un Abruzzo competitivo e attrattivo per i giovani.
Giulia Persico, 31 anni, in tasca una laurea in giurisprudenza all’Università degli studi di Milano, pur essendo giovanissima ha alle spalle un curriculum di peso, con master in geopolitica, focus specifici sul ruolo del mare nei cambiamenti climatici e in euro progettazioni. Dopo un’esperienza che l’ha portata a studiare da vicino l’Artico, è tornata a Pescara, dove si occupa di finanza agevolata per il settore provato in ambito ambientale e clinico. La scelta di scendere in campo per le europee, unica candidata under 35 e sola abruzzese nella lista alleanza Verdi – Sinistra italiana, affonda le radici nelle sue passioni, che animano anche le scelte di vita.
«I temi alla base del programma che vorrei portare in Europa sono strettamente connessi all’ambiente e al mare», dice, «ma anche alla capacità del Meridione di accedere ai finanziamenti e ai bandi europei come gestione diretta e indiretta». Al centro di tutto, l’ambiente. «L’Abruzzo è cuore verde d’Europa», afferma Persico, «e conserva un potenziale inespresso da valorizzare e accentuare. Portare l’Abruzzo in Europa è fondamentale e prioritario: può essere un bacino di prova per attuare buone pratiche sulla tutela ambientale coniugata alla sviluppo».
E – nel corso dell’intervista Persico lo sottolinea a più riprese – con un’attenzione specifica al Meridione, che ha ancora una lunga strada da percorrere. «L’idea di base», spiega, «è sviluppare e attuare piani specifici per le regioni meridionali. Nel mare, che è oggetto da tempo dei miei studi, vedo una cartina tornasole. Il nostro affaccio sul mondo, che ci consente di essere connessi con il resto d’Europa. A livello energetico rappresenta una risorsa importante per le fonti rinnovabili off-shore: del resto è un mitigatore naturale delle problematiche ambientali connesse al cambiamento climatico. Il mare assorbe il 40% di Co2 a livello globale, ma risente anche delle mutazioni dell’ambiente e del clima connesse all’inquinamento».
Di questo, e molto altro, Giulia Persico si occupa nella sua professione: «Dobbiamo trovare dei sistemi», sottolinea, «per contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico in atto, di cui stanno risentendo anche i mari e i bacini idrici naturali». Altra tematica, quella dei giovani. Qui entra in gioco l’esperienza di vita: «Ho lasciato Pescara a soli 19 anni per studiare a Milano, alla ricerca di opportunità maggiori in una città che è molto europea come impostazione e stile di vita», afferma Persico, «il ritorno in Abruzzo è stato motivato dalla consapevolezza che, in questo territorio, insistono delle potenzialità enormi da sviluppare. Forte delle conoscenze acquisiti, ho provato a farlo. L’Europa è una porta di accesso importantissima per i giovani, ma bisogna conoscerla e avere gli strumenti e le competenze per sfruttare le opportunità che offre. Purtroppo, è ancora molto lontana dalle regioni del Meridione».
Da qui l’impegno di Giulia Persico «quello che, se eletta, mi piacerebbe fare: riportare l’Abruzzo in Europa, con le sue peculiarità e il patrimonio immenso che lo caratterizza, naturalistico, storico e non solo. Di contro, avvicinare l’Europa all’Abruzzo e al Meridione come fruizione del ventaglio di offerte e opportunità che propone, soprattutto ai giovani». La conoscenza dei bandi, l’accesso ai finanziamenti, le opportunità di sviluppo «sono punti su cui fare leva per creare opportunità per le giovani generazioni», conclude Persico, «ed è su questo fronte che ritengo indispensabile investire in termini di risorse e conoscenza, per un Abruzzo dove i giovani abbiamo maggiori chances». (m.p)
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