L’AQUILA. Tutto pronto per l’audizione di Dario Nanni in Commissione bilancio e programmazione del consiglio comunale dell’Aquila. Il presidente della Commissione speciale capitolina Giubileo 2025 si interfaccerà infatti stamattina con l’amministrazione del capoluogo abruzzese, forte della recente approvazione all’unanimità della mozione da lui presentata al consiglio comunale di Roma. Mozione che chiama in causa proprio L’Aquila nell’istituzione di un filo diretto tra le due città, unite da un comune sentire religioso suggellato anche da Papa Francesco a margine della sua visita all’Aquila nel 2022, quando elevò la città a capitale della pace e del perdono. Un’occasione imperdibile per L’Aquila, che quindi dovrà prepararsi ad accogliere almeno una parte dell’enorme massa di pellegrini che l’anno prossimo si riverseranno a Roma. Ne sono convinti gli esponenti del Passo possibile Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni, che in una nota mettono però in guardia affinché l’opportunità rappresentata dal Giubileo non si risolva in «un’altra occasione persa» sulla falsa riga della «visita del Pontefice», quando «non si è avuta neanche la capacità di creare un gadget con l’immagine del Papa abbinata a quella della città» e non si è riusciti a «coinvolgere i commercianti», oltre che «le attività del centro storico che ben avrebbero potuto, e voluto, accoglierne il passaggio. Quella stessa disorganizzazione e poca lungimiranza», spiegano, «riscontrabile nell’annuale organizzazione della Perdonanza, con evidenti svantaggi per gli operatori turistici costretti a rincorrere piuttosto che organizzarsi in tempo. A nostro avviso», proseguono, «rimangono non affrontate le necessità primarie che già latitano in una situazione “ordinaria”: l’accoglienza di fedeli e turisti, servizi essenziali, scelte strategiche e gestionali ben definite». Nello specifico suggeriscono quindi «servizi igienici, un punto ristoro, un parcheggio dedicato ai bus, come pure un percorso descrittivo della storia di Celestino V, un secondo Infopoint turistico sul posto finalizzato all’accoglienza dei pellegrini». Ma più in generale «serve una condivisione operativa e organizzativa tra L’Aquila e Roma Capitale nel percorso giubilare» perché, concludono, «di certo non possiamo ripeterci negativamente». (t.d.b.)
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