PIANELLA. Pianella e tutto l’Abruzzo piangono Massimiliano Baldassarre, il ricercatore universitario di 50 anni morto improvvisamente sabato. Tre anni fa aveva perso la moglie Stefania Spanò, anche lei brillante ricercatrice, a causa di un aneurisma cerebrale. Ieri pomeriggio, nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Pianella, si sono svolti i funerali. Baldassarre lascia la figlia Isabella di 13 anni, i genitori Enrico e Giuseppina, la sorella Maria Grazia, i fratelli Francesco e Leonardo, i suoceri Aldo Spanò e Anna Massarella, ex insegnante al classico d’Annunzio. Baldassarre era molto legato al suo paese, dove era cresciuto, aveva studiato e aveva tutta la sua famiglia e gli amici. Aveva cominciato la sua carriera da ricercatore subito dopo il diploma, lavorando come tecnico di laboratorio al Consorzio Mario Negri Sud di Santa Maria Imbaro. Dopo la laurea in Farmacia all’Università di Chieti si era trasferito negli Stati Uniti dove, grazie a una borsa post-dottorato dell’Airc, aveva approfondito i suoi studi alla Yale University. Dal 2017 ricopriva il ruolo di ricercatore in Biologia cellulare e Microbiologia all’Università di Aberdeen in Scozia, dove viveva con la figlia.
«Era una persona eccezionale», sottolinea il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli. «Lo conoscevo bene come conosco bene la sua famiglia. È stato sempre molto attivo in tutto. Faceva parte di associazioni ed era uno sportivo, praticava il calcio e il basket. Nella pallacanestro era molto bravo. Un uomo di grande intelligenza, empatia e generosità. A Pianella lascia un bellissimo ricordo». Dopo la morte della moglie, docente di Microbiologia all’università di Aberdeen, Baldassarre aveva istituito una borsa di studio riservata alle ricercatrici di origini abruzzesi e molisane, impegnate nel campo della biologia cellulare o della microbiologia molecolare. E in sua memoria aveva curato il libro “Non siamo sole. Otto storie di solidarietà femminile”, per sostenere la ricerca.
«Un uomo di grande valore», sottolinea Patrizia Angelozzi, una delle otto autrici del libro. Anche la Pallacanestro Pianella ha voluto rivolgergli un pensiero: «Che brutto destino il tuo. Vai a riabbracciare la tua splendida e dolce metà. Lasci un immenso vuoto in quelli che ti hanno conosciuto e voluto bene».