TERAMO . «Ripetere tante volte una balla, non la trasforma in una verità». Paolo Gatti, presidente della commissione Salute in consiglio regionale, replica così alle affermazioni del sindaco Gianguido D’Alberto sull’avvio della progettazione per il nuovo ospedale a Villa Mosca. Per il primo cittadino l’amministrazione caldeggiava da tempo la soluzione resa definitiva dalla Regione, ma per il consigliere le cose stanno in modo diverso. «La verità è che il gruppo che ho fondato, Futuro In, ha sostenuto da sempre la localizzazione del nuovo ospedale a Villa Mosca», ricorda, «dall’ottobre 2019 è stato un susseguirsi di prese di posizione pubbliche, raccolte di firme, sostegno ai comitati pro Villa Mosca. Sostenere il contrario è negazionismo puro che trasmoda nel ridicolo. In quegli anni, mentre noi sostenevamo Villa Mosca, vi erano attori pubblici che svolgevano varie riunioni per l’ospedale a Piano d’Accio. Le risulta signor Sindaco? Non ci sono forse sue dichiarazioni che la vedono sostenitore di Piano d’Accio?». Gatti evidenzia che «diversi attori pubblici disponevano perfino di una chiavetta con lo studio di fattibilità per l’ospedale in quella zona E poi, perché quando la progettualità per Piano d’Accio approdò al ministero e fu perfino avallata, lei non disse una parola?».
Il presidente indica un’inversione di rotta da parte del sindaco. «La verità è che solo al tempo delle elezioni comunali del 2023 lei cambiò idea, lasciando sbigottiti i suoi interlocutori istituzionali, con una giravolta spettacolare, optando per Villa Mosca come localizzazione del nuovo ospedale», puntualizza, «oggi però sembra darle fastidio che in soli tre mesi dall’insediamento del nuovo consiglio regionale e a soli due mesi dal termine dei lavori della commissione tecnica anche da lei voluta, la Regione abbia detto una parola chiara attivando tutte le procedure per avere un serio studio di fattibilità. Ma davvero devo ricordarle che dal 2019 stiamo aspettando il cantiere del palazzo comunale di piazza Orsini? Addirittura vorrebbe sapere quali e quante risorse prima che il predetto studio possa definirle con buona approssimazione». A rivendicare il merito della scelta di Villa Mosca è anche il Movimento 5 stelle che ricorda di aver promosso «i primi banchetti informativi, le prime dichiarazioni e le prime raccolte firme» per questa soluzione.
«Il nostro gruppo ha sempre tenuto la barra dritta», afferma, «e ha avuto la forza di mettere in discussione a più riprese anche quegli studi di fattibilità che davano l’attuale area come la meno idonea». Per i Cinque stelle restano comunque aspetti da chiarire dopo la «passerella tragicomicamente trionfalistica» della Regione. Per Stefano Matteucci, segretario provinciale dell’Ugl Salute, la scelta di Villa Mosca «ci soddisfa pienamente: ringraziamo il governo regionale per aver ascoltato le nostre istanze». (g.d.m.)