PESCARA. A due giorni dall’inizio dell’Esame di Stato emerge un dato preoccupante. Il numero dei maturandi abruzzesi continua a scendere di pari passo con lo spopolamento delle aree interne della regione. Nel 2022 erano 10.916, l’anno successivo sono scesi a 10.622. E quest’anno sarebbero sotto quota 10mila.
Un trend inarrestabile oltre che in crescita. A pagarne maggiormente il prezzo è la provincia di Chieti dove, nel 2023, si sono presentati all’Esame 3.084 ragazzi: duecento in meno rispetto al 2022. Nel Pescarese 3.020, nell’Aquilano 2.297 e nel Teramano 2.221.
In totale i maturi sono stati di 9.937 di cui il 3,2% (318 super studenti) hanno preso il voto massimo, 100 e lode. Questi i numeri della Maturità in Abruzzo che vede impegnati 526.317 studenti italiani.
I maturandi saranno chiamati ad affrontare due prove scritte, decise dal ministero, seguite da un colloquio orale. Le commissioni esaminatrici saranno composte da commissari interni e esterni, presieduti da un presidente esterno.
La prima prova, in programma per mercoledì alle 8.30, è come da tradizione il tema d’italiano, che valuterà la padronanza della lingua, oltre alle capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. La durata massima della prova è di sei ore, e le modalità sono identiche in tutti gli istituti. I maturandi potranno scegliere tra sette tracce riferite ad ambiti letterari, storici, scientifici, economici o sociali, divise in tre macro-tipologie: l’analisi del testo, il testo argomentativo e il tema d’attualità.
Come disposto dal ministero, la prova può essere suddivisa in più parti per verificare diverse competenze, comprese la comprensione linguistica, l’espressione logico-argomentativa e la riflessione critica del candidato.
La seconda prova si svolgerà giovedì 20 giugno, sempre alle 8.30, in forma scritta, grafica o scritto-grafica, ed è specifica per ciascun indirizzo di studio, in quanto verte su una o più delle discipline affrontate.
Le materie della seconda prova sono state rese note a gennaio: per il liceo classico è uscita la versione di greco, mentre gli studenti dello scientifico affronteranno la prova di matematica. È prevista anche una terza prova scritta, che si terrà martedì 25 giugno 2024, ma solo in alcuni indirizzi di studio.
Dopo le prove scritte, gli studenti affronteranno un colloquio orale che include anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Questo colloquio, di natura pluridisciplinare, valuta la capacità del maturando di collegare le conoscenze acquisite e di esporre il proprio percorso educativo, culturale e professionale. Il colloquio inizia con uno spunto scelto dalla commissione e permette agli studenti di presentare una breve relazione o un elaborato multimediale sull’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta durante il percorso di studi.
Il voto finale per conseguire il diploma è determinato dal punteggio ottenuto nelle prove scritte, nel colloquio orale e dai crediti scolastici accumulati negli ultimi tre anni di scuola. Il voto complessivo è espresso in centesimi e suddiviso come segue: fino a 40 punti per i crediti scolastici, fino a 20 punti per la prima prova scritta, fino a 20 punti per la seconda prova scritta e fino a 20 punti per il colloquio. La commissione ha la facoltà di assegnare un bonus aggiuntivo di massimo 5 punti a chi ne ha diritto. Il punteggio massimo raggiungibile è 100, con la possibilità di ottenere la lode, mentre il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.
Tra le novità introdotte per la Maturità 2024 troviamo il Capolavoro dello studente, un documento personale in cui sono riportate tutte le competenze acquisite nell’arco dei cinque anni di liceo. È un elemento che fa parte dell’E-Portfolio, ovvero di quel contenitore digitale, nato con la riforma sull’orientamento prevista dal Pnrr, in cui è presente il percorso scolastico degli studenti, e dove essi stessi devono inserire le informazioni che possano valorizzarli.
Una novità che ha però creato molta confusione tra studenti e insegnanti. Tant’è che il ministero dell’Istruzione, dopo aver pubblicato delle linee guida in merito, ha comunicato che il capolavoro non sarà oggetto del colloquio di esame di Stato e non andrà a confluire direttamente nel curriculum dello studente, di cui tiene conto la Commissione nello svolgimento del colloquio. (u.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.