PESCARA. Comincia la settimana dell’affidamento delle deleghe agli assessori e inizia sotto il segno degli incontri tra il sindaco Carlo Masci, rieletto al primo turno con il 50,95%, e i partiti del centrodestra. Forza Italia si vedrà oggi per fare il punto: l’appuntamento è nella sede di via Carducci. Masci vuole autonomia nella decisione perché, ripete, «gli assessori sono i collaboratori del sindaco» ma è certo che Fratelli d’Italia e Forza Italia gli presenteranno un elenco di settori desiderati. I più ambiti sono Lavori pubblici, Urbanistica e Turismo. Oltre alle deleghe, Masci dovrà assegnare anche la carica di vice sindaco e su questo, tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, è in atto uno scontro silenzioso e sotto traccia: FdI, primo partito del centrodestra con il 18,01% e 8 consiglieri eletti, vorrebbe la poltrona di vice sindaco per l’assessore Alfredo Cremonese che, nella passata amministrazione, si era occupato di Turismo e Commercio mentre adesso potrebbe cambiare settori; Forza Italia, al 17,90% con 7 eletti ad appena 69 voti di distanza di FdI, ha già le redini della giunta con cinque assessori su nove, oltre al sindaco, ma mira ugualmente all’incarico di vice sindaco che potrebbe andare a Massimiliano Pignoli, il più votato del partito, oppure a Eugenio Seccia, uno dei riconfermati per esperienza.
Lo schema della giunta Masci bis spiega i rapporti di forza nella coalizione di centrodestra: FdI ha tre assessori – Cristian Orta, Cremonese e Zaira Zamparelli – più il presidente del consiglio comunale, Gianni Santilli; Forza Italia 5 assessori e il sindaco; la Lega, 6,60% e due consiglieri eletti, ha un assessore, Adelchi Sulpizio, vice sindaco uscente che potrebbe anche riavere lo stesso incarico per non alterare l’equilibrio trovato tra FdI e Forza Italia.
Di certo, Forza Italia si è presa un ruolo da protagonista in Comune e il merito è del regista Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale e coordinatore provinciale degli azzurri. È stato proprio Sospiri, con il benestare del deputato Nazario Pagano, coordinatore regionale, a tracciare il piano che ha proiettato i forzisti al vertice del Comune: prima ha rinforzato la lista con gli ingressi di Pignoli, Marcello Antonelli e Mariarita Carota – nei mesi precedenti anche Fabrizio Rapposelli – conquistando 10.644 voti, poi si è seduto al tavolo delle trattative lasciando a FdI una parvenza di predominio con tre assessorati e una sola quota rosa oltre alla presidenza del consiglio; e ancora Sospiri non ha lasciato margine di scelta alla lista civica amica Pescara Futura, mettendo a segno anche una “vendetta” personale contro Luigi Albore Mascia, assessore uscente ed ex sindaco. Mascia, candidato alla Regione con Forza Italia (2.750 voti), al Comune ha corso invece con Pescara Futura risultando il primo degli eletti (642 preferenze). Sospiri non ha accettato la scelta di Mascia e gli ha messo il veto: niente incarichi, né da assessore né da presidente del consiglio, Mascia, dopo quasi trent’anni in Comune, è un consigliere come gli altri. In questo modo, Sospiri ha soffiato una posizione a Pescara Futura (5,97%, due eletti e nessun incarico) a beneficio di Forza Italia che, a fronte di 7 eletti, adesso vanta 5 assessori. Con questi numeri, Forza Italia ha in mano il potere delle decisioni della giunta: anche se FdI e la Lega si coalizzassero per boicottare una delibera, non avrebbero mai i numeri per farlo.
Venerdì scorso, in occasione del primo consiglio, tra gli scranni si è visto anche Sospiri e ha lanciato questo messaggio: «Sappiamo che far parte di un’assemblea civica offre occasioni di impegno e lavoro e siamo certi che tutti daranno il proprio contributo concreto al raggiungimento dei progetti che abbiamo all’orizzonte». Secondo Sospiri, le priorità sono il parco e la sede della Regione nell’area di risulta, il nuovo porto, il recupero dell’ex cementificio e dei palazzi Clerico, realizzazione della porta Nord e allungamento della pista dell’aeroporto «per riportare i grandi collegamenti sul capoluogo adriatico. E poi», aggiunge, «i grandi eventi che ci aspettano, come il G7 il prossimo ottobre, che significano aver proiettato Pescara tra le grandi città d’Italia».
In consiglio, a seguito delle surroghe per la nomina degli assessori, il gruppo di Forza Italia è composto da Marcello Antonelli, Claudio Croce (eletto vice presidente del consiglio), Roberto Renzetti, Vittoria D’Incecco, Fabrizio Rapposelli, Isabella Del Trecco e Giuseppe Bruno, ultimo degli eletti con 555 preferenze. Se uno di loro dovesse dimettersi, entrerebbe in aula anche Simone D’Angelo.