
PESCARA. Sale a otto il numero degli incendi in via Caduti per Servizio nel giro di due settimane. Dopo le fiamme di ieri mattina che hanno distrutto un Piaggio Liberty 50 davanti al civico 43, i cittadini hanno deciso di «scendere in strada per fare le ronde, le vedette del territorio», annuncia per tutti Domenico Pettinari, vice presidente del Consiglio regionale che ieri ha raggiunto Fontanelle per incontrare i residenti e valutare il da farsi visto che la preoccupazione cresce di giorno in giorno. E così da questa sera alle 21.30 alcuni cittadini saranno in strada, con Pettinari, davanti alla sede dell’associazione “Insieme per fontanelle” sempre in via Caduti per servizio, per una prima serata di «ronde, cioè una osservazione mobile del quartiere, nel rispetto della legge. Nel caso in cui dovessimo vedere qualcosa la segnaleremo alle forze dell’ordine» che nell’ultimo periodo hanno già intensificato i controlli. Ma i roghi proseguono.
CICLOMOTORE A FUOCO
Ieri una parte del rione è stata svegliata alle 5.30 quando le fiamme hanno distrutto un Piaggio Liberty 50 di un rom. Era stato lui a parcheggiarlo poche ore prima davanti al portone del palazzo. I vigili del fuoco hanno spento le fiamme ma del ciclomotore è rimasto ben poco, se non lo scheletro, da buttare via. Alcuni residenti hanno assistito sbigottiti all’intervento dei vigili e mentre in via Caduti per servizio 43 arrivavano i carabinieri della sezione Radiomobile le famiglie continuavano a chiedersi cosa ci sia dietro tutti questi incendi, quale disegno e soprattutto quale mano. Nelle ultime due settimane sono già andati a fuoco un altro ciclomotore, due auto, due cassonetti dei rifiuti e due contatori in altrettanti condomini e, da ultimo, il materiale accatastato sul pianerottolo di un edificio con il danneggiamento dell’ascensore e lo sgombero di tutto il palazzo. I vigili non hanno chiarito l’origine dell’incendio di ieri ma per i cittadini poco importa perché è impossibile credere giorno dopo giorno alla casualità di tutti questi episodi.
LE RONDE DEI CITTADINI
«Non è possibile che un giorno sì e uno no prende fuoco qualcosa», commenta Pettinari che di fronte a questa «escalation» ha deciso con un gruppetto di residenti di tenere gli occhi ben aperti, per impedire ai malintenzionati di avvicinarsi, almeno in alcune ore della sera. «Ci mettiamo a servizio della collettività e chiedo ad altri cittadini di fare la stessa cosa. Non è compito nostro ma ci auguriamo che le istituzioni adottino l’unica misura che può produrre effetti e cioè l’attivazione del progetto “Strade sicure” che porterebbe nella nostra periferia una postazione fissa composta da due militari dell’Esercito più un poliziotto o un carabiniere». Ci saranno anche i volontari dell’Udc, dice Massimiliano Pignoli, capogruppo in Comune, che vuole chiedere al sindaco l’impiego della vigilanza privata.
IL FURTO DI UN’AUTO
È sparita anche un’auto, davanti all’associazione di Fontanelle. La proprietaria si è accorta di essere stata derubata ieri mattina «e non è possibile che le telecamere non riprendano niente» dice Nick Di Meola di Abruzzo indipendente. «L’incendio di ieri non ci ha sorpresi», prosegue, «era ipotizzabile che «la scia non si fermasse. I residenti pensano di tutto: che sia una guerra per accaparrarsi il territorio o che sia tutto opera di qualche idiota. Vengono prese di mira persone che non hanno nulla a che fare con i delinquenti e questo crea ansia, stress e paura» perché ieri, ad esempio, «potevano anche andare a fuoco i contatori del gas attaccati al portone». Ai politici «che qui si fanno pubblicità elettorale» chiede di «istituire un fondo per risarcire le vittime».