PESCARA. Un brutto risveglio, ieri mattina, in via Caduti per Servizio, nel quartiere periferico di Fontanelle, dove l’auto bruciata, una Fiat Panda di colore blu, riaccende l’incubo atti incendiari che la scorsa estate, tra agosto e settembre, si sono susseguiti nella zona. A fuoco bici, motorini, cassonetti e auto. Il 13 settembre un incendio scoppiò nel pianerottolo di uno dei palazzi di edilizia residenziale pubblica, poi evacuato. Circa un mese fa, un rogo è divampato nel vano ascensore di un palazzo al civico 49 di via Caduti per Servizio. La macchina andata a fuoco intorno alle 3.30 di ieri era parcheggiata proprio nei pressi dello stesso civico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Gli agenti della squadra mobile indagano per cercare di capire se dietro l’incendio possa esserci la mano del piromane o dei piromani che la scorsa estate hanno provocato altri roghi nel quartiere ai margini della città. Non si esclude la pista dolosa. L’auto distrutta dalle fiamme appartiene a un’anziana signora il cui fratello è un sacerdote. Un’insospettabile, insomma, ma a detta di chi vive nella zona da tempo, a volte basta un niente per ricevere minacce o intimidazioni da chi è abituato a vivere al di fuori delle regole. Sul posto, ieri mattina, si è recato anche il consigliere comunale Domenico Pettinari, nei mesi scorsi in prima linea con le passeggiate della legalità, organizzate in seguito ai diversi atti incendiari che hanno interessato il quartiere. La campagna elettorale è ormai terminata, ma c’è un punto del programma a cui Pettinari non intende rinunciare, ossia quello relativo al ripristino della legalità e della sicurezza. «L’ultimo incendio, su cui ora indagano le forze dell’ordine, non può e non deve essere sottovalutato», dice. «L’auto distrutta dalle fiamme in via Caduti per Servizio riaccende i riflettori sugli atti incendiari di agosto e settembre 2023, quando abbiamo organizzato le passeggiate della legalità nel quartiere. L’amministrazione Masci non può continuare a nascondere la polvere sotto al tappeto e affermare che Pescara è una città sicura, perché le minacce e le aggressioni subite dai residenti perbene a Fontanelle e in altre zone difficili della città sono all’ordine del giorno». E aggiunge: «Saranno le forze dell’ordine e le autorità competenti ad accertare la natura del rogo. Bisogna, però, evitare che determinati episodi accadano, ripristinando per esempio il servizio, già attivato nel 2011 in seguito a una serie di altri atti incendiari. Mi riferisco all’operazione strade sicure con pattugliamento a piedi (con militari e poliziotti) per il controllo del quartiere».