
PESCARA. Sulle risoerse per lo sport il Partito democratico mette le cose in chiaro. «In Abruzzo le risorse per lo sport sono realtà grazie a Giovanni Legnini e Giuseppe Conte: sfruttiamole nel modo migliore».
La prese di posizione arriva dai consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci, Silvio Paolucci (capogruppo), Antonio Blasioli, Dino Pepe, Sandro Mariani e dai parlamentari Michele Fina (senatore e segretario regionale Dem) e Luciano D’Alfonso (deputato). «Nel prossimo futuro l’Abruzzo potrà contare su 76 milioni di euro da destinare a strutture e impianti sportivi», sottolineano, «prima che qualche “furbo di Pianola” si attribuisca meriti che non ha, è bene ricordare che queste risorse derivano dal Pnrr e soprattutto dal Fondo complementare destinato alle aree del cratere sismico del centro Italia voluto dal Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e approvate dal Governo Conte 2». Per il Pd, «sono loro due, dunque, che hanno il merito di queste scelte e vanno ringraziati ricordando che, chi attualmente governa, all’epoca votò contro il Pnrr, salvo adesso mettersi qualche coccarda abusiva».
«L’attività sportiva», continuano, «va rilanciata come benessere individuale fisico e psico-motorio e come fondamentale collante sociale soprattutto nelle aree più periferiche del paese in modo da favorire socialità, inclusione e aggregazione. La pandemia, infatti, ha inferto un colpo terribile impedendo l’attività sportiva e centinaia di associazioni dilettantistiche sono state costrette alla chiusura: se nel 2019 i bambini tra 6 e 10 anni che non praticavano sport erano il 18,5%, questa percentuale è salita al 24,9% nel 2021. Poi ci si è messa pure la guerra a far schizzare alle stelle i costi di gestione degli impianti sportivi. Ciò ha lasciato sguarniti i territori di presìdi sociali fondamentali, soprattutto nelle aree montane». I Dem chiariscono che «all’Abruzzo ora andranno 18 milioni di euro di fondi, più 1,5 milioni di cofinanziamento e altri 56,6 milioni per interventi su percorsi, cammini e impianti sportivi: in totale circa 76 milioni destinati non solo ai 4 capoluoghi e alle principali città ma ai centri dell’intera Regione».
«Al solo Comune dell’Aquila», è la conclusione, «andranno 11.5 milioni con la misura A3.3 del Fondo complementare che inoltre assegna quasi 36 milioni per i centri della provincia aquilana. La lungimiranza di Legnini e di chi ha voluto investire preziose risorse nei territori del cratere va sfruttata con intelligenza».