
PENNE. Fiori sulla gradinata dello stadio, nel punto in cui si è sentito male Lanfranco Rossi, che poi è morto in ospedale. Li ha deposti ieri Francesco D’Addazio, capitano del Penne, prima della partita di recupero che si è svolta nel pomeriggio allo stadio Fernando Colangelo. E oggi, alle 10.30, saranno celebrati nella Chiesa della Santissima Annunziata, i funerali di Rossi, ex assessore al bilancio del Comune di Penne che domenica ha avuto un malore mentre assisteva alla gara tra i padroni di casa e l’Avezzano. Dopo i soccorsi, il trasferimento all’ospedale San Massimo e poi l’operazione al Santo Spirito di Pescara per un aneurisma addominale, ma martedì si è arreso. Il 78enne, molto conosciuto in città, ex dirigente Brioni, era appassionato di sport, amava andare in bici e sciare. Da giovane aveva giocato con il Penne, conservando sempre la passione per i colori biancorossi. Per due mandati è stato assessore comunale, all’epoca dei sindaci Lucio Marcotullio prima e Paolo Fornarola poi. «Una persona buona, simpatica, generosa, sempre pronta ad aiutare il prossimo», dicono di lui. Lascia la moglie Concetta, ex insegnante del liceo Scientifico Luca da Penne e i figli Gianluca, Giuliano, dirigente del Comune di Pescara, e Giovanni, vice presidente del Penne1920. «Addolorato» il sindaco Gilberto Petrucci che parla di «un uomo mite, generoso e disponibile, appassionato di politica e sport, legato a Penne». (f.bel.)