AVEZZANO. Sette disegni di legge presentati da primo firmatario, 81 da cofirmatario assieme a otto ordini del giorno, 1388 emendamenti, 25 interrogazioni da primo firmatario, 112 da cofirmatario, 37 interventi in Aula e in Commissione, 12 mozioni presentate da cofirmatario, la proposta come cofirmatario per la Commissione di inchiesta su sicurezza e condizioni di lavoro, la fondazione dell’intergruppo sui cambiamenti climatici e l’elezione come capogruppo Pd nella Commissione si ecomafie e agromafie. Tra quelle sollevate nell’Aula di Palazzo Madama anche tematiche spinose per il territorio marsicano: è il caso dell’impianto irriguo del Fucino, del destino delle autostrade A24 e A25, dei tribunali minori e la messa in sicurezza della superstrada del Liri. Sono i numeri presentati all’Aquila dal senatore del Partito democratico Michele Fina in occasione del rendiconto di un anno di lavoro in Parlamento. «Sono un parlamentare di territorio che ha seguito le vicende nazionali e dedicato attenzione alle ricadute sull’Abruzzo, dalle parti più fragili ai progetti che riguardano ad esempio il futuro della ricostruzione, il lavoro, come nel caso della Magneti Marelli di Sulmona che riguarda la sfida prioritaria che la transizione non lasci indietro nessuno, la sanità, le infrastrutture, la questione del Fucino, i tribunali. Il filo rosso è l’Abruzzo nell’ambito di un progetto di sviluppo nazionale. Perché credo che il miglior modo di essere parlamentare nazionale è calare nel territorio che si conosce gli effetti delle dinamiche nazionali e globali di cui ci si occupa», ha detto Fina. I prossimi mesi saranno cruciali: «Ci aspettano settimane di intenso lavoro, le nostre idee e le nostre proposte diventeranno emendamenti alla legge di bilancio che naturalmente sarà importante anche per il futuro dell’Abruzzo».