CHIETI. Otto aziende vitivinicole riunite nell’associazione “Vignaioli teatini” chiamano la città in piazza per la Festa di San Martino, dedicata al vino nuovo e non solo. Appuntamento sabato in piazza Malta, dove ci saranno anche olio nuovo, musica e gastronomia locale. L’evento ripropone il format di quello di giugno, sempre a piazza Malta, in sinergia con Condotta Slow Food e patrocinio di Comune e Consorzio tutela vini d’Abruzzo. Ci saranno le aziende vitivinicole Buzzarone, Cantina Wilma, Fattoria teatina, Maligni, Pesolillo, Rabottini, Tenuta i Fauri e Zappacosta, e tre realtà segnalate nella Guida agli extravergini di Slow Food: Davide Iacovella, Tommaso Masciantonio e Santabarbara. Il settore gastronomia offre castagne arrosto e arrosticini, pizza alla brace, porchetta con le mandorle, salumi pregiati tra cui il salsicciotto frentano e gelati artigianali. Ad animare la serata, dalle 19 le note di “Mediterraneo XXI”, trio jazz composto da Mauro Colantonio (flauti e viola da gamba), Christian Mascetta (chitarre) e Pietro Pancella (contrabbasso) con alla voce Miriana Faieta; segue il dj set di Louie Vertigo. Per bere c’è un ticket di 15 euro per 5 degustazioni; 10 euro per chi presenta alla cassa calice e sacchetta dell’evento di giugno.
«Tornare in piazza Malta dopo la campagna di raccolta per noi è molto importante», sottolinea Luigi Di Camillo, enologo presidente dei Vignaioli, «abbiamo vissuto un periodo veramente difficile per la peronospora, come non avveniva da almeno 80 anni. Vogliamo ribadire l’attenzione verso filiera, sostenibilità e qualità di tutti i prodotti». Per Piergiorgio Benai della Comunità Slow Food dei Vignaioli teatini «la festa dà continuità agli incontri tra produttori e consumatori per approfondire la conoscenza reciproca». Aldo Mario Grifone di Slow Food Chieti aggiunge che «fare rete sulla base di valori condivisi è la strada giusta per promuovere cibo buono, pulito e giusto per tutti». Per il sindaco Diego Ferrara e l’assessore all’Ambiente Chiara Zappalorto è «bello che il cammino dei Vignaioli teatini sia anche un esempio di unione e promozione del settore, regalando alla città occasioni per conoscere e per apprezzare i prodotti del territorio».(a.rap.)
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