PESCARA. Mancano 11 giorni alla scadenza della gara per l’abbattimento del Ferro di cavallo di via Tavo, l’edificio popolare tristemente noto per lo spaccio di droga e per una serie di fatti di cronaca gravissimi. In vista della demolizione, fortemente voluta da Regione, Comune e Ater, gli appartamenti sono stati liberati tutti, nei mesi scorsi, ma in attesa dell’avvio del cantiere quegli alloggi continuano a far gola a chi non ha una casa, a senzatetto che lì trovano un rifugio sicuro e un minimo di calore. Per contrastare queste occupazioni proseguono i controlli della polizia locale di Pescara, diretta da Danilo Palestini, che è tornata al Ferro di cavallo e ha scovato alcuni occupanti abusivi, che poi sono stati denunciati.
In quattro stabili del mega palazzo giallo a forma di ferro di cavallo, sono arrivati 14 agenti del nucleo anti-degrado (Giona) e della Sicurezza stradale, che hanno passato al setaccio i vari piani per una verifica dello stato dei luoghi. I sospetti della polizia locale si sono rivelati fondati perché in effetti qualcuno ha trovato il modo per entrare nel Ferro di cavallo e per cercare un minino di comfort, non sapendo dove stare. Una volta ultimata l’ispezione, è stata accertata l’occupazione abusiva da parte di sette persone, tra cui due donne, una russa e una polacca. Dei cinque uomini scovati nell’edificio, quattro sono italiani e uno polacco. Sono finiti tutti nei guai perché sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici. Gli accertamenti sul loro conto hanno permesso di scoprire che le due donne sono destinatarie del provvedimento di allontanamento dalla città emesso questore di Pescara e quindi sono state denunciate anche per inottemperanza a questa disposizione.
La polizia locale ha poi chiesto che venissero nuovamente murati, dagli operai inviati dall’Ater, gli ingressi degli alloggi occupati dal gruppetto, per evitare altri accessi non consentiti.
Lo sgombero dei giorni scorsi fa seguito a un intervento corposo, che è andato avanti per mesi, finalizzato a liberare quelle case. Gli occupanti regolari del Ferro di cavallo hanno ottenuto nuovi alloggi e tutti coloro che, invece, non avevano più diritto ad una casa popolare oppure risultavano decaduti sono stati allontanati. Il 28 novembre, nel corso di una conferenza – evento, ha preso il via la procedura per l’aggiudicazione con la pubblicazione, da parte dell’Ater, della determina a contrarre per l’intervento di demolizione (importo 1.214.014 euro, di cui 1.170.334 euro a base d’asta e 43.706 euro per oneri della sicurezza). Il criterio è quello del prezzo più basso. (f.bu.)