CHIETI . È la spesa farmaceutica la voce principale sulla quale la Asl interviene per limitare il buco milionario delle proprie casse; si parla di un recupero di circa dieci milioni di euro da fare entro l’anno, grazie ai medici di famiglia che devono usare una maggiore appropriatezza nella prescrizione dei farmaci oltre che delle visite e degli esami. E la sua ricetta il direttore generale Thomas Schael la sta consegnando proprio ai medici di medicina generale che sta incontrando a gruppi di cento assieme al direttore sanitario Flavia Pirola e Maurizio Belfiglio, direttore del servizio valutazioni appropriatezza prestazioni sanitarie. «La sostenibilità del sistema sanitario e un accesso equo alle migliori cure non possono essere slegati da una più efficace gestione della spesa farmaceutica», ha detto Schael nel corso dell’incontro, «è necessario un approccio che consideri il processo di cura nel suo complesso, che dia efficienza piuttosto che razionare la spesa».
E sulla maggiore appropriatezza non ha nulla da ridire il comitato dei sindaci che però parla di tagli, nei fatti: «Il diktat di Marsilio per ripianare il buco da 120 milioni di euro della sanità è tagliare», dice Leo Marongiu, segretario provinciale Pd, «e Schael ne è l’esecutore. I tagli riguardano anche i farmaci: quelli per gli oncologici, per i malati cronici, e sui dispositivi, persino sull’ossigeno liquido domiciliare. Non è abbattendo la mannaia sui più deboli che si rientra dal deficit».
«Si penalizzano i medici di famiglia», aggiunge il sindaco di Chieti Diego Ferrara, «senza pensare che non sono i medici a determinare il costo dei farmaci. Un medico con 1.500 assistiti poi come fa a non essere “altospendente”? Inoltre un terzo delle prescrizioni riguardano farmaci indicati da medici specialisti che non fanno la ricetta. Schael dice che ci sono troppe Tac +38% e risonanze +33%: sa che per definire molte patologie i semplici raggi o l’ecografia non bastano? E sa che spesso sono proprio gli specialisti a richiedere questi esami?».
E nel corso della riunione ad Atessa, a Ferrara è arrivato un messaggio con l’elenco delle spese tagliate: «Antinfiammatori, antistaminici, farmaci per la carenza di vitamina D sono a pagamento», riferisce il sindaco di Chieti, «le analisi su richiesta specialistica; tac e risonanze possono essere prescritte solo dagli specialisti, i medici di famiglia possono richiede Rx ed eco. Non sono tagli questi?». (t.d.r.)
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