PESCARA Ottanta segnalazioni di truffe sulle utenze di luce e gas, da parte del libero mercato, sono pervenute a Codici dall’inizio dell’anno. Una cinquantina di pratiche sono in fase di elaborazione per consentire ai denuncianti di avviare una conciliazione per ottenere un risarcimento danni o esercitare il diritto di recesso del contratto, nei tempi prestabiliti dalla legge.
A Pescara e provincia, mietono vittime ogni giorno le truffe, come emerge dai numeri del Centro per i diritti del cittadino di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Zanni. «Sono soprattutto anziani», svela Ciriaca Di Prospero, referente dello sportello Conciliazione di Codici, «che quando arrivano da noi sono spaventati e spaesati e ci chiedono cosa fare per cancellare un contratto o ottenere un rimborso». E raccontano come sono caduti nella rete dei truffatori: «Gli operatori di non meglio precisate compagnie di luce e gas», spiega Di Prospero, «contattano i malcapitati per telefono senza specificare a quale gestore appartengono, e abbagliano gli utenti con promesse di risparmio sulle bollette e tariffe agevolate con prezzi non veritieri».
Promesse che però solleticano la curiosità dell’utente «che al telefono risponde con un sì o un no a domande ingannevoli, e finisce in trappola». Convinti di aver fatto un affare perché, magari, in quel momento si trovano comunque bollette salate da pagare e vorrebbero tentare il cambio per ottenere agevolazioni tariffarie, al contrario, una volta avviato il nuovo contratto, si ritrovano a dover pagare prezzi ancora più alti. «È arrivata gente disperata con bollette salate fino a 300 euro », anche il doppio di quanto pagavano in precedenza.
«Il nostro compito», prosegue Di Prospero, «è quello di far annullare il fatturato di queste aziende, avviare una conciliazione, da inviare all’Arera per ottenere un ristoro o un recesso del contratto, entro i primi 14 giorni dalla firma. Un altro tipo di procedura viene applicata ai contratti che hanno superato questa scadenza. Sono una ottantina le segnalazioni giunte dall’inizio dell’anno, e di queste sono state già avviate una cinquantina di pratiche di reclamo ».
I beffati, secondo l’esperta di Codici, sono «di Pescara, ma anche della provincia, Montesilvano, Spoltore, Cepagatti, Manoppello, Pianella, Torre de’ Passeri. Il mercato del gas si è chiuso a gennaio, ma purtroppo proseguono le segnalazioni di inganni che provengono da gestori non identificati sulle utenze della corrente elettrica. Questo tipo di mercato», conclude, «si chiuderà a luglio e per questo temiamo nuovi raggiri in arrivo. Le autorità sono chiamate a vigilare», conclude Di Prospero.