SAN SALVO. L’ha costretta a subire rapporti sessuali con il più odioso dei ricatti: «Se ti rifiuti, non ti do i soldi neanche per fare la spesa».
Per 13 anni, le ha reso la vita impossibile, umiliandola, prendendola a pugni e afferrandola per la gola anche quando era incinta. Ma adesso un vastese di 36 anni – indagato per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia aggravati – non potrà più avvicinarsi alla compagna e ai figli piccoli, anche loro picchiati e vessati: è stato sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’obbligo di rimanere ad almeno un chilometro di distanza dai luoghi abitualmente frequentati dalle vittime. Il provvedimento è stato firmato dal giudice Anna Rosa Capuozzo dopo la richiesta della procura e le indagini condotte dai carabinieri della stazione di San Salvo.
LE ACCUSE
L’indagato ha abusato della condizione di inferiorità psichica e di soggezione economica della donna, obbligandola a fare sesso contro la sua volontà e prospettandole che – qualora non avesse appagato i suoi desideri – non le avrebbe più consegnato il denaro necessario per fronteggiare i bisogni quotidiani. In numerose occasioni, il trentaseienne ha lanciato contro la compagna oggetti di ogni genere, compreso il triciclo del figlio, scagliandoglielo contro un braccio. La vittima è stata sminuita nel suo ruolo di madre e di donna con insulti irripetibili. Le aggressioni erano diventate talmente frequenti che lei è stata spinta a rifugiarsi a casa dei genitori.
In più circostanze, a subire le percosse sono stati anche i figli minori, costretti peraltro ad assistere alle continue aggressioni sia fisiche che verbali nei confronti della mamma. La situazione di profondo disagio familiare ha inciso sulla crescita dei bambini, di fatto obbligati a vivere in uno scenario di stress e dolore.
L’INCHIESTA
Le indagini dei militari dell’Arma, che hanno anche ascoltato una serie di testimoni, hanno confermato che il racconto della donna è da considerare assolutamente attendibile. A quel punto la procura ha chiesto e ottenuto la misura cautelare nei confronti dell’uomo, considerando la gravità degli episodi contestati e il pericolo concreto che le sopraffazioni potessero continuare.
LA DIFESA
L’indagato, assistito dall’avvocato Carmine Petrucci, avrà modo di respingere le pesanti accuse.
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