SULMONA. Altro che scippo dettato da motivazioni elettorali: l’assessore regionale Guido Liris risponde agli esponenti del Movimento 5 Stelle, che venerdì scorso hanno sparato a zero sull’esponente della giunta regionale per il mancato svolgimento a Sulmona dei Campionati europei di pattinaggio, in programma dal 4 all’11 settembre all’Aquila. Ad accusare Liris sono stati Giorgio Fedele, consigliere di opposizione all’Emiciclo, e l’assessore comunale Attilio D’Andrea. Secondo i due Liris avrebbe spinto per l’assegnazione di maggiori fondi all’Aquila, penalizzando non solo Sulmona ma anche Avezzano. Però a detta di Liris, che tra le varie deleghe gestisce quelle a Bilancio e Sport, la scelta della sede della competizione europea è stata dettata da ragioni esclusivamente tecniche.
«L’organizzazione dei Campionati europei pattinaggio di velocità», spiega l’assessore regionale, «è in capo al Centro polisportivo giovanile Cpga, associazione che da circa un anno ci sta lavorando, e la Regione ne è del tutto estranea, pur sostenendoli convintamente con un importante finanziamento come accade sempre in casi di manifestazioni di una certa rilevanza».
Liris, candidato al Senato alle Politiche di settembre, respinge con fermezza le accuse di aver dirottato l’evento sull’Aquila per tornaconto elettorale, come ventilato dai due pentastellati. «Non c’è alcuna commistione con la politica, e tantomeno nessuna ingerenza da parte mia», replica con fermezza l’esponente di Fratelli d’Italia, «in base alle informazioni che ho raccolto, la decisione di annullare le date previste ad Avezzano e Sulmona è legata a ragioni tecniche delle due città, per motivi diversi di fatto impossibilitate a ospitare le gare, che attraverso le rispettive amministrazioni hanno ritirato la propria disponibilità».
Quindi secondo Liris «la necessità di spostare tutto improvvisamente all’Aquila, considerando che le ultime comunicazioni risalgono ai giorni precedenti il Ferragosto, ha peraltro comportato per l’associazione organizzatrice un aggravio di costi non programmato, costringendo l’evento entro confini estremamente più sobri di quelli che si sarebbero voluti e che avrebbe meritato. Polemizzare e alzare strumentali polveroni», conclude l’assessore regionale, «danneggia solo il mondo dello sport e chi, da oltre un anno, sta lavorando con il proprio staff per la buona riuscita dei campionati».
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