FRANCAVILLA. Erbacce, incuria, disordine. È questa la situazione in cui versano i locali dell’ex istituto Padovano a Francavilla, che ospitano la postazione del 118, gli unici rimasti aperti dopo la visita dei Nas a fine febbraio. La denuncia, ancora una volta, arriva dagli esponenti del Movimento 5 stelle e in particolare dal consigliere comunale Livio Sarchese, che ha pubblicato sui social delle fotografie che immortalano le attuali condizioni della postazione. «Questi scatti documentano la situazione in cui versa la sede Asl di Francavilla, ora chiusa per i noti problemi strutturali e per le carenze sanitarie», scrive l’esponente pentastellato. «Gli operatori del servizio 118, proprio quel servizio di cui stiamo discutendo da tempo per la mancanza del medico a bordo dell’ambulanza, sono costretti a pulire l’area circostante, sporca e abbandonata a se stessa». È sempre Sarchese poi, che con riferimento alla rimozione del medico dall’ambulanza, fa sapere che «la nostra petizione popolare, che ha visto la raccolta di oltre 600 firme, è stata recepita dal Comune, il quale ha predisposto una delibera che il consiglio comunale del 24 luglio è chiamato ad approvare. Un importante passo a tutela della salute di tutti i cittadini» conclude. Va detto che l’inizio dei lavori di ristrutturazione del Padovano è atteso da mesi, almeno da fine febbraio, per portare e riportare alcuni servizi sanitari sul territorio, tra cui quello vaccinale. Più volte dalla Asl sono arrivate rassicurazioni circa l’avvio imminente, come conferma il sindaco di Francavilla Luisa Russo: «Ho parlato con il responsabile del distretto di Francavilla Renato Lisio il quale mi ha detto che entro la prossima settimana il servizio del 118 verrà trasferito al distretto sanitario, in modo da poter far partire i lavori di ristrutturazione. Ovviamente restiamo vigili per accertarci che tale operazione verrà effettivamente eseguita». Va detto che a più riprese il primo cittadino si è interfacciato con la Asl in questi mesi per sollecitare la risoluzione dei problemi sorti strada facendo, tra cui il centro vaccinale dislocato a Sambuceto, il medico a bordo del 118 e l’avvio dei lavori al Padovano. Fin qui però, non sono arrivati i risultati sperati.