
ORTONA. La città si spacca sull’emergenza idrica. A seguito della riunione tra l’amministrazione comunale e i vertici delle società Sasi e Aca, che si è svolta nel pomeriggio di martedì, non si placano le polemiche.
Dopo un lungo dibattito tra le parti coinvolte per cercare di alleviare i disagi dei residenti di alcune contrade ortonesi, dove l’acqua manca quasi da due settimane, è stato deciso che saranno programmate delle chiusure notturne nel centro cittadino per sopperire al disservizio causato dal serbatoio Croce di Bavi. È stata una decisione sofferta, come ha spiegato il sindaco Leo Castiglione, che ha detto: «Siamo consapevoli di chiedere un ulteriore sacrificio ai cittadini ma al momento solo questa condivisione di chiusure su tutto il territorio consentirebbe di garantire la fornitura idrica anche in quei territori attualmente in grave sofferenza». L’opinione pubblica è divisa sul tema. Sui social si sono scatenate le proteste nei confronti della gestione del servizio da parte della Sasi e di conseguenza anche nei riguardi dell’amministrazione comunale. Tuttavia, il primo cittadino ha lanciato un appello all’uso responsabile della risorsa. «Chiedo», ha detto, «di utilizzare l’acqua unicamente per i fabbisogni primari. Purtroppo, le condizioni climatiche generali stanno evolvendo in modo da aggravare sempre di più il problema della disponibilità idrica». (b.p.)
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