AVEZZANO. È arrivata al capolinea la breve vita del corpo di polizia locale della Marsica. Lo scioglimento della convenzione tra il Comune di Avezzano e quello di Celano è il settimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di Avezzano convocato per giovedì alle 17. La convenzione, dunque, annunciata in pompa magna e che avrebbe dovuto fare da apripista alla condivisione di altri servizi tra i due principali centri della Marsica, verrà sciolta tre anni prima della sua naturale scadenza. Cosa si cela dietro questa mossa? Difficile dirlo con certezza. Ben informati parlano di dissapori, se non gelo, tra l’amministrazione Di Pangrazio e quella Santilli che hanno avuto inizio dalla vicenda Aciam.
LA ROTTURA
Tutto è cominciato nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Avezzano quando il consigliere di maggioranza, Alfredo Chiantini, ha preso la parola e, a nome di Italia Viva, ha chiesto al sindaco Gianni Di Pangrazio di verificare «i reali vantaggi della convenzione». Una richiesta che inizialmente ha spiazzato i più, visto che non era inserita tra i punti all’ordine del giorno. A Chiantini, Di Pangrazio aveva risposto che avrebbe verificato e rimandato tutto al successivo consiglio. Forse la convenzione non era economicamente vantaggiosa come si era invece detto in principio tale da dover essere sciolta? Tuttavia più di qualcuno ha osservato che Chiantini, facendo parte della maggioranza, avrebbe potuto avanzare al primo cittadino una richiesta in privato. Perché allora ha preferito farlo pubblicamente? Si è trattato di un gioco politico frutto di una strategia pianificata o realmente la convenzione non era più conveniente per l’ente? Che sia una conseguenza della vicenda Aciam? Domande che potrebbero trovare una risposta, o forse no, tra pochi giorni nel momento in cui il punto verrà discusso dall’assise civica.
LA CONVENZIONE
Siglata l’11 novembre 2021, la convenzione tra Avezzano e Celano per la costituzione di un unico corpo di polizia locale doveva restare in vigore fino al 31 dicembre 2025, e rinnovarsi tacitamente per altri quattro anni. L’intesa era stata firmata in pompa magna nella sala consiliare del Comune di Avezzano tra l’allora sindaco facente funzioni Domenico Di Beradino e il primo cittadino di Celano. Entrambi lasciarono intendere di voler estendere il servizio ad altri Comuni e che l’unione del corpo di polizia locale poteva rappresentare un primissimo passo verso la condivisione di altri servizi.
LA VICENDA ACIAM
Quando il presidente della partecipata Maurizio Bianchini decise di non presentarsi a un’assemblea da lui stesso convocata per discutere sulla causa intentata dal Comune di Avezzano contro l’aumento delle tariffe di conferimento da parte di Aciam, il sindaco di Celano Settimio Santilli non risparmiò pubbliche critiche sul comportamento di Bianchini, designato dal sindaco di Avezzano. Queste divergenze politiche potrebbero aver fatto naufragare il corpo di polizia locale della Marsica? Forse sì, se si include Avezzano, o forse no se si pensa che lo stesso progetto potrebbe essere proposto all’Unione dei Comuni (ex Comunità montana) presieduta dal sindaco di Celano.
IL COMUNE
Si tratta di una scelta dovuta a motivazioni di carattere tecnico-organizzative, fanno sapere dal Comune di Avezzano. «La presenza dei vigili è richiesta», spiega l’assessore Cinzia Basilico, «per dare attuazione alla normativa sul Daspo urbano approvata qualche mese fa».
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