AVEZZANO. L’ospedale San Filippo e Nicola di Avezzano si candida a diventare punto di riferimento per un ampio bacino di pazienti nell’area compresa tra Abruzzo, Molise e basso Lazio, grazie all’apertura e all’ampliamento degli ambulatori di secondo livello nella Unità operativa complessa di Cardiologia Utic, che permetteranno di migliorare i servizi per i pazienti che soffrono di cardiopatie. Queste novità e i relativi benefici saranno presentati nel convegno “Il cuore della Marsica”, che si terrà oggi all’hotel Olimpia, alla presenza di oltre 70 specialisti e di rappresentanti delle istituzioni locali. «Stiamo aprendo l’ambulatorio per lo scompenso cardiaco, necessario per i pazienti che necessitano di una terapia specifica e per l’impianto di pacemaker e defibrillatori», sottolinea il professore Francesco Vetta, direttore Uoc Cardiologia dell’ospedale di Avezzano e professore di Cardiologia Unicamillus. «Inoltre», prosegue, «stiamo potenziando l’ambulatorio per pazienti che soffrono di aritmie e di cardiopatie strutturali, come la cardiopatia ischemica, la cardiopatia valvolare, pazienti affetti da fibrillazione atriale con necessità di chiudere l’auricola cardiaca oppure per quelli con patologie congenite come ad esempio la persistenza del forame ovale».
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