
CASALBORDINO. La Via Verde a Casalbordino “corre” sul lungomare. Sono in fase avanzata i lavori per la realizzazione della pista ciclabile nel tratto sud del litorale, dallo stabilimento balneare Nadia fino all’ultima struttura presente nella fascia meridionale. Dove prima si scorgeva solo una fila di auto parcheggiate, ora c’è una striscia di colore verde che delimita la parte di lungomare riservata alla mobilità sostenibile. «Si tratta di un’opera che l’amministrazione comunale è riuscita a realizzare con un contributo erogato dalla Regione, pari a 600mila euro, interamente finanziati dal Cipe, poiché i fondi destinati dalla Provincia di Chieti erano davvero esigui», spiega la vicesindaca Carla Zinni, «i lavori sono a buon punto, mancano alcune opere a corredo e la segnaletica. A differenza delle altre località a Casalbordino, che non ha sedime ferroviario, la pista si trova a pochi passi dal mare. Agli occhi di chi l’attraverserà si presenterà un paesaggio unico, come l’azzurro del mare e del cielo. E questa è una particolarità. Abbiamo pensato e ripensato il progetto più volte per cercare di venire incontro ad ogni esigenza e siamo arrivati ad una conclusione. È stata fatta una scelta molto coraggiosa perché abbiamo eliminato una fila di parcheggi, recuperando numerosi posti auto con la creazione di una nuova area di sosta a sud, senza asfalto e a basso impatto ambientale. Solo la storia ci dirà se questo intervento è stato visionario o meno. Per ora continuiamo a lavorare alacremente per Casalbordino».
Ma i progetti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Marinucci non si fermano qui: l’obiettivo è realizzare la pista anche sul lungomare nord per dare continuità alla Via Verde creando una bretella tra le Morge di Torino di Sangro e la riserva naturale di Punta Aderci di Vasto. «Siamo in attesa di ulteriori fondi, pari a sei milioni di euro», aggiunge Zinni, «serviranno per le opere finalizzate a contenere l’erosione che affligge la parte nord del lungomare. Non possiamo realizzare la pista ciclabile senza aver prima messo in sicurezza quel tratto di litorale». (a.b.)
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