PESCARA. Nuovo faccia a faccia diretto tra i due candidati presidenti. L’incontro si terrà domani nella sala Tosti dell’Aurum di Pescara, con inizio alle 10.
A proporlo sono i liberi professionisti, «che hanno avuto una forte crescita nel contesto occupazionale europeo: +24,7% tra 2009 e 2019. Tale dinamica positiva», si legge nell’invito, «è proseguita anche nel periodo più recente (+3,1% nell’ultimo anno e +3,5% tra 2019 e 2022). Il decennio 2009-2019 ha registrato in Europa un’espansione delle libere professioni generalizzata senza eccezioni, mentre negli anni più recenti le dinamiche si diversificano». Solo in alcuni paesi – Germania e Italia in primis – la crisi economica indotta dalla pandemia ha comportato perdite significative tra i liberi professionisti. Nel nostro Paese i liberi professionisti sono calati di circa 53 mila unità dal 2021 al 2022, a conferma di una sofferenza non di poco conto. Considerando che in Abruzzo i liberi professionisti sono circa 40 mila, che rappresentano un supporto indispensabile alle imprese e una discreta porzione del Pil, è importante anzi determinante per la categoria conoscere quali siano i programmi dei candidati alla presidenza della Regione relativamente al mondo delle professioni. Per questa ragione Confprofessioni Abruzzo ha chiesto un incontro ai candidati Marco Marsilio e Luciano D’Amico. «A quanti governeranno la nostra Regione», dichiara al Centro Marco Della Torre, Presidente di Confprofessioni Abruzzo, «è importante far conoscere la nostra realtà fatta non di freddi numeri, ma di lavoro vero, di sacrifici e di difficoltà quotidiane sempre più complesse da affrontare, ma anche e soprattutto di tanta speranza di crescita e condizioni migliori per uno sviluppo stabile. Con questa incontro», sottolinea Della Torre, «è nostro intendimento far capire ai candidati che nei prossimi cinque anni ogni iniziativa che riguarderà i Liberi Professionisti, a favore o contraria, inciderà su queste realtà che non sono numeri, ma storie, impegno, dedizione e tanto sacrificio. Occorre recuperare il gap che si è creato tra la politica e il mondo delle libere professioni, chiedendo di sederci ai tavoli prima che sia troppo tardi». (c.s.)