MONTESILVANO. Una nuova discarica abusiva con decine e decine di pneumatici abbandonati sulla sponda montesilvanese del fiume Saline. È questo l’ennesimo attentato ambientale commesso dagli incivili sulle cui tracce sono al lavoro i carabinieri forestali e la polizia locale di Montesilvano. L’episodio si è verificato vicino all’ex discarica di Villa Carmine: le gomme delle auto sono state scaricate su un terreno privato raggiungibile tramite una strada non asfaltata, subito dopo il cavalcavia dell’autostrada. Per ripristinare lo stato dei luoghi il Comune ha già emesso un’ordinanza che impone al proprietario dell’area di ripulire la zona a proprie spese, ma l’obiettivo è quello di risalire ai responsabili che rischiano una sanzione molto salata o una denuncia, in caso di impresa.
«Proprio per scongiurare questo fenomeno», ricorda l’assessore all’Igiene urbana e vicesindaco Paolo Cilli, «da diverso tempo abbiamo chiuso la strada di accesso al depuratore e all’ex discarica alla quale si arrivava attraverso la strada lungofiume. Purtroppo, però, gli incivili hanno trovato altre vie di accesso, tramite via Puccini e via Mascagni». Ed è proprio qui che la polizia locale, coordinata dal comandante Nicolino Casale, ha installato delle fototrappole per individuare gli incivili. «Una delle fototrappole posizionate nella zona è stata rubata», riferisce il capitano Nino Carletti della polizia municipale, «ma la nostra azione di contrasto a questi atti meschini non si ferma, anzi sarà ancora più ferma anche in collaborazione con le altre forze dell’ordine, come i carabinieri forestali che si stanno occupando del caso in questione».
Ancora un volta l’assessore Cilli lancia un appello contro l’inciviltà: «Purtroppo, questo nuovo anno è iniziato con l’ennesimo abbandono che condanno fermamente. Anche in questo 2023 c’è l’impegno, da parte dell’amministrazione comunale, di aumentare la sorveglianza e risalire a questi criminali che, nella maggior parte dei casi, vengono da altri comuni per smaltire in maniera illegale i propri rifiuti. Non sempre è semplice risalire ai responsabili, come in questo caso, ma sono fiducioso che l’azione sinergica tra il Comune, le forze dell’ordine e le segnalazioni dei cittadini, ci aiuterà a contrastare il fenomeno una volta per tutte».
L’episodio di abbandono, come spesso accade, si è verificato a poche centinaia di metri dall’ex discarica di Villa Carmine, la bomba ecologica che ora la Regione Abruzzo e il Comune, tramite il contratto di fiume Tavo-Fino-Saline, sono pronti a disinnescare. Il patto da 32 milioni che coinvolge nove Comuni del territorio, infatti, prevede anche un obiettivo specifico dedicato all’incapsulamento della montagna di rifiuti. Come si legge nel contratto di fiume sottoscritto dai Comuni, la soluzione è la «messa in sicurezza permanente mediante macro-incapsulamento» dell’ex discarica, che consisterebbe «nella realizzazione delle opere di cinturazione laterale, profonda e superficiale dell’invaso, onde rendere il sito di discarica conforme a quanto richiesto dagli standard realizzativi e normativi». Gli interventi, il cui avvio dovrebbe avvenire nel 2023 e concludersi nel 2025, prevedono «la costruzione di tutte le necessarie opere di contenimento del sito (realizzazione di un sistema di confinamento laterale profondo e di un sistema di copertura superficiale in grado di assolvere alle funzioni richieste dalle norme) e di dotare il sito delle necessarie reti tecnologiche per la gestione del percolato (pozzi di captazione, sistemi di accumulo) e del biogas (pozzi di captazione, reti di convogliamento a un sistema di aspirazione ove necessario, torcia)».