AVEZZANO. È accusato di aver abbandonato rifiuti, anche e soprattutto speciali, realizzando una sorta di discarica abusiva in una vasta area nel Comune di Avezzano. Si tratta di un 62enne residente in città, che ora deve rispondere dei reati di gestione di rifiuti non autorizzata e invasione permanente di terreni.
L’indagine è nata da un’operazione della polizia locale della Marsica, guidata dal comandante Luca Montanari, che ha eseguito un sopralluogo in un’area nei pressi di via Ada Negri, nella frazione avezzanese di Antrosano. In un terreno, gli agenti hanno trovato rifiuti speciali di diversa tipologia per una superficie totale di duemila metri quadrati. Si tratta di rifiuti prodotti da industrie e aziende che devono essere smaltiti da un sistema alternativo rispetto a quello pubblico, come inerti da cantiere, ferro, pneumatici e pezzi di ricambio di auto.
Nell’area sono stati inoltre scoperti due manufatti con strutture portanti in legno di circa 30 metri quadrati, ognuno e adibiti a deposito di parti meccaniche e di carrozzeria di veicoli fuori uso in stato fatiscente. L’area, nella disponibilità dell’uomo, era stata recintata. Il 62enne, assistito dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, è stato quindi denunciato a piede libero.
Solo pochi giorni fa il Comune di Avezzano aveva annunciato tolleranza zero verso chi abbandona rifiuti abusivi, con nuove fototrappole, controlli incrociati dei dati e una vera e propria task force frutto della collaborazione tra la polizia locale, Tekneko e uffici municipali.
L’abbandono dei rifiuti si verifica soprattutto nelle zone periferiche della città, dove si ha la sensazione di maggiore impunità per questa pratica irrispettosa dell’ambiente, ma non è raro che anche i cestini di alcune zone centrali siano riempiti da buste piene di ogni tipo di scarto. L’operazione contro l’abbandono dei rifiuti poggia anche sul nuovo regolamento sulla videosorveglianza che era stato approvato in consiglio comunale con il quale, per la prima volta, è stato disciplinato in maniera incisiva l’uso delle fototrappole per il potenziamento del sistema di videosorveglianza. (p.g.)