L’AQUILA. La partita è più politica che ragionieristica. Approvando il Rendiconto 2023 e l’assestamento del Bilancio di previsione 2024-2026, la giunta Marsilio, ieri pomeriggio, con una seduta lampo, ha sorpassato a destra l’opposizione. I conti della Regione tornano, dice la maggioranza di centrodestra costringendo il Patto per l’Abruzzo a rivedere i contenuti della conferenza stampa convocata per oggi e incentrata sui disavanzi della Sanità e la manovra correttiva. Che però è stata approvata ieri dall’esecutivo. Quale sarà la contromossa di Luciano D’Amico, leader della minoranza?
In attesa di conoscerla entriamo nel merito dei disegni di legge e degli allegati che la Regione ha pubblicato ieri in tempi record sul proprio sito. I punti chiave sono due. Innanzitutto l’Assestamento che permette ripristinare le somme accantonate che sono state utilizzate a maggio per coprire i disavanzi delle quattro Asl.
Ma c’è anche un’altra macro voce che spunta dalle carte: si tratta di 9 milioni di euro che la Regione dovrà restituire allo Stato, nell’arco di tre anni, come Contributo alla Finanza pubblica. Lo prevede la Finanziaria 2023 per tutti gli enti locali ed è una bella botta che quindi non colpisce solo i 305 Comuni abruzzesi e le quattro Province. Ma torniamo alla Giunta di ieri che, si dice tecnicamente, come primo atto ha approvato “il Disegno di legge di Rendiconto della Gestione per l’esercizio finanziario 2023 a seguito della decisione di parifica del 12 luglio scorso della Sezione regionale di Controllo per l’Abruzzo della Corte dei Conti”. Il ddl andrà in Consiglio regionale il prossimo 6 agosto. L’assessore regionale al Bilancio, Mario Quaglieri, è soddisfatto tanto quanto lo è il suo dominus, Marco Marsilio.
«A suffragio della corretta gestione finanziaria condotta anche nell’esercizio 2023, emerge un miglioramento del risultato di amministrazione rispetto all’esercizio precedente pari a circa 35 milioni di euro, confermandosi il trend positivo che ha caratterizzato gli ultimi 5 esercizi», afferma Quaglieri, «sulla scorta dei dati contabili definitivamente accertati», prosegue, «la Giunta ha approvato anche il Disegno di legge dell’Assestamento al Bilancio per il triennio 2024-2026».
Che, tra le previsioni, prevede l’incremento di 200mila euro nel 2024 per lo scorrimento della graduatoria di chi può beneficiare di contributi per il contrasto allo spopolamento delle aree interne, nonché maggiori trasferimenti ad Areacom di 300mila nel 2024 e di ben 2,16 milioni annui dal 2025 per l’assunzione di personale e la realizzazione delle nuove attività di competenza (suddivise in informatica e committenza, ndr). Viene incrementato anche il trasferimento di somme all’Agenzia regionale di Protezione Civile per 100mila euro nel 2024 e 200mila dal 2025, e vengono stanziati 1,45 milioni di euro alla Fira per l’affidamento di servizi in house da parte del Dipartimento Sviluppo Economico-Turismo. A queste cifre si aggiungono 300mila euro per le spese di istituzione del servizio di Psicologia di base. E una somma identica per la riqualificazione del complesso monumentale “Aia dei Musei” di Avezzano. E arriviamo al capitolo più contingente legato alle “Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023”.
«Con la manovra di Assestamento», spiega Quaglieri, «ottemperando ad un impegno assunto anche con le organizzazioni sindacali, è stato previsto il rifinanziamento del Piano delle assunzioni della Regione per circa 4,2 milioni di euro nel 2025 e 2026, ed il ripristino dell’accantonamento per la gestione del Tfr del personale dipendente. Infine è stata inserita una norma programmatica per il possibile finanziamento della realizzazione della sede unica regionale di Pescara. Esprimo grande soddisfazione per le due importanti manovre», conclude l’assessore, «approvate a pochi giorni dall’udienza di parifica del 12 luglio scorso, nell’abito di un percorso virtuoso che consentirà all’ente di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi a beneficio dei cittadini». Che dirà l’opposizione? Tornerà a parlare della manovra d’aula di fine 2023, rielencando i fondi a pioggia, e puntato ancora una volta il mirino su Quaglieri e la sua Trasacco? Oppure, in modo più efficace, esaminerà i disavanzi delle Asl che risultano in crescita tendenziale anche nel 2024?(l.c.)