MONTESILVANO. Sono una decina gli immobili finora confiscati alla criminalità organizzata e poi passati prima all’Agenzia per i beni confiscati alla criminalità e poi nelle disponibilità del Comune di Montesilvano per scopi sociali.
Nell’elenco compaiono i due appartamenti di via L’Aquila e via Adige, nel quartiere di Santa Filomena, entrambi acquisiti al patrimonio, registrati in conservatoria e affidati in comodato d’uso all’associazione nazionale carabinieri (il primo) e alle associazioni Missione Possibile e Vincenziane (il secondo). C’è poi l’appartamento al civico 14 di via Mincio, che dal 2019 è stato acquisito al patrimonio, e quello di via Vestina, acquisito nel 2020, così come due garage sempre sul chilometro lanciato. Tali beni necessitano, quindi, della registrazione in conservatoria prima di essere utilizzati per scopi sociali. Si passa poi in via Agostinone dove, anche in questo caso, i beni confiscati e assegnati al Comune sono due, un appartamento e un garage appartenuti a un sodalizio criminale affiliato alla camorra. Quanto all’iter, per ora l’ente comunale è entrato solamente in possesso delle chiavi degli immobili. A completare l’elenco dei beni confiscati c’è, infine, l’appartamento al civico 6 di via Isonzo, recentemente sgomberato e che, anche in questo caso, ha registrato la consegna delle chiavi e necessita dell’acquisizione nel patrimonio e della registrazione in conservatoria. A breve, inoltre, la lista dei beni si amplierà con un appartamento in via Mosa che dev’essere sgomberato dai proprietari che ne hanno perso il possesso a seguito della confisca. (a.l.)
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