GUARDIAGRELE. Che cosa si sta realmente facendo per l’ospedale Santissima Immacolata? Lo chiede la consigliera comunale della lista “Guardiagrele per tutti” Gianna Di Crescenzo, dopo gli interventi sui social, con i quali il sindaco Donatello Di Prinzio ha annunciato nuovi posti letto, e il comunicato stampa dell’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, «che spaccia per nuovo un progetto di rete ospedaliera già tante volte annunciato e mai realizzato. Noi», sottolinea Di Crescenzo, «attendiamo di leggere nero su bianco questi proclami, sapendo bene che a marzo si voterà per la Regione». Di Crescenzo ricorda che in passato c’è stato chi, come il gruppo consiliare “Guardiagrele il bene in comune” guidato dall’ex sindaco Simone Dal Pozzo, ha rifiutato, per tornaconto elettorale, proposte di reparti e posti letto, e portato avanti azioni giudiziarie che si sono rivelate suicide per l’ospedale, rifiutando di instaurare qualunque forma di dialogo con Asl e Regione, che invece altrove ha portato ben altri risultati. «Il tempo dell’ospedale per acuti», continua Di Crescenzo, «è finito da tempo. Al nostro territorio servono posti letto e servizi per le cronicità, per la diagnostica e pronto intervento, per tutte quelle attività ambulatoriali, che possano dare respiro al clinicizzato di Chieti. Così facendo non solo non si svuoterebbero le aree interne, ma si tornerebbe a dare al cittadino il diritto ad essere curato. Troppo spesso nei cup degli ospedali sentiamo l’agghiacciante frase “Se è urgente, vada a pagamento”. Se questo è il realistico scenario delle prossime Regionali», conclude Di Crescenzo, «non dovremmo allora davvero accontentarci e farci bastare solo le parole, ma dovremmo lottare per pretendere i fatti».
Giovanni Iannamico
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