L’AQUILA. Delitto di Barisciano, nessun cambiamento: la Corte di Assise di Appello dell’Aquila conferma in toto la sentenza di primo grado.
Si conclude il processo che ha visto imputato Gianmarco Paolucci, il 29enne originario di Bagno condannato in primo grado (nel novembre del 2022) a 15 anni di reclusione con l’accusa di aver ucciso, a fine novembre 2019, Paolo D’Amico, 55 anni, dipendente dell’Asm. Il delitto avvenne nell’abitazione di D’Amico che si trova in una zona isolata non lontana da San Gregorio.
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Nel corso del primo processo a “inchiodare” Paolucci era stata la prova del Dna. La Procura generale chiedendo l’ergastolo ha sposato in pieno i motivi del ricorso del pubblico ministero. La Corte d’Assise non addebitò al giovane le aggravanti (crudeltà e futili motivi) e ritenne quindi applicabile il rito abbreviato (chiesto dalla difesa già nella fase delle indagini preliminari) stabilendo la pena a 15 anni.