L’AQUILA. È arrivata venerdì scorso a Pocking, in Germania, la delegazione della frazione aquilana di Filetto invitata dal Comune tedesco dove è vissuto per molti anni Matthias Defregger diventato vescovo ausiliare di Monaco e Frisinga nel 1968, ma che durante la Seconda guerra mondiale era un ufficiale dell’esercito germanico. Fu Defregger che fece eseguire l’ordine, dato dal comando della 114ª compagnia cacciatori, di uccidere il 7 giugno 1944, 17 persone di Filetto e dare fuoco al paese.
Una vicenda che fino a due anni fa, a Pocking, nessuno conosceva, tanto che a Defregger (morto a 80 anni nel 1995) – prelato stimato dalla popolazione locale – era stata intitolata una strada non lontana dal cimitero dov’è seppellito. Quella via ora ha cambiato nome e si chiama “Filetto-weg”. È stata proprio quella strada, davanti alla nuova targa, la prima tappa della delegazione di Filetto accompagnata dal sindaco di Pocking, Rainer Schnitzler che lo scorso anno era stato ospite di Filetto. Oggi la delegazione abruzzese sarà ricevuta dall’attuale arcivescovo di Monaco e Frisinga, il cardinale Reinhard Marx. Alla delegazione di Filetto, don Domenico Marcocci, attualmente parroco di San Gregorio, ma originario di Filetto e nipote di una delle vittime della strage, ha affidato due lettere con messaggi di pace e riconciliazione: una per il sindaco di Pocking e l’altra per il cardinale arcivescovo di Monaco e Frisinga. (g.p.)