
MANOPPELLO. Un boato, all’improvviso. Il crollo di due alberi, avvenuto al parco Arabona, ha fatto scattare l’allarme, ieri pomeriggio, nell’area verde più grande di Manoppello. C’erano tanti adulti e bambini ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito: il bilancio rischiava di essere decisamente drammatico. E ora si dovrà capire le cause di questi crolli, a quanto pare senza precedenti sul territorio.
È accaduto attorno alle 18, quando nel parco c’erano ancora tanti adulti con i bambini. Tra i presenti anche il presidente del consiglio comunale, Roberto Cavallo, in compagnia delle figlie. Sembrava un pomeriggio di svago e di gioco, reso ancora più piacevole dalle temperature primaverili quando si è sentito un rumore sordo. E, chi c’era, ha visto le chiome foltissime dei due alberi finire a terra, precipitare sul ponticello di legno.
È stato Cavallo a segnalare subito l’accaduto facendo intervenire a Manoppello scalo la polizia locale, i vigili del fuoco di Alanno, e i carabinieri della compagnia di Popoli, per tutti gli interventi ed accertamenti necessari.
Tutti, a partire dai testimoni, si sono fatti la stessa domanda, interrogandosi sulle conseguenze del crollo e sull’eventuale ferimento di qualcuno. È stata enorme la paura, in quegli istanti. Ma i controlli effettuati subito dopo il crollo, a cui ha partecipato lo stesso Cavallo con la polizia municipale, hanno permesso di escludere la presenza di feriti.
I due alberi, che si trovano nell’area demaniale di Fosso Arabona, probabilmente erano secchi e avvolti dall’edera, stando alle prime informazioni raccolte dal Comune che ha fatto intervenire una ditta specializzata in giardinaggio.
Ieri sera è stata avviata subito la rimozione delle piante cadute e per oggi sono previsti i controlli sulle alberature presenti, per rispondere agli interrogativi di queste ore. Per questo l’area interessata è stata transennata ed è stato vietato l’accesso a chiunque, per favorire già da oggi tutte le attività necessarie in un punto in cui la presenza di verde è molto folta, laddove c’era il torrente. (f.bu.)
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