CROGNALETO. Il sindaco di Crognaleto Orlando Persia nomina la nuova giunta tutta al femminile e l’ormai ex assessore Sebastian Maiocco, che era da poco transitato in Azione, passa all’opposizione. Dopo l’azzeramento è stata confermata la vice sindaca Anita Ceci, che avrà la nuova delega ai lavori pubblici, ed entra come assessore con delega al bilancio e al personale Anna Forti che prende il posto dell’ex assessore ai lavori pubblici Maiocco. «Ringrazio i membri della giunta uscente per il lavoro svolto in questo primo anno di mandato amministrativo», ha commentato Persia, «con la condivisione e la coesione del gruppo consiliare ho provveduto a rinominare la nuova giunta e con orgoglio posso dire che avrò al mio fianco due donne preparate e capaci che sapranno rivestire il ruolo loro affidato. Provvederò a breve», ha aggiunto, «a ripartire anche le deleghe ai consiglieri: ci aspettano mesi impegnativi per la ricostruzione post sisma, il Pnrr e tutte le sfide che abbiamo davanti che richiedono intenso lavoro, presenza costante, progettualità mirata per raggiungere obiettivi importanti».
Un rimpasto non gradito al partito di Azione, la compagine di cui Maiocco fa parte da poco e che ha annunciato l’uscita dalla maggioranza e il passaggio del proprio consigliere in opposizione. «Azzerare la giunta a poco più di un anno dall’insediamento dimostra la poca lungimiranza politica del sindaco Persia, una scelta di cui dovrà rispondere davanti ai cittadini», ha dichiarato il segretario provinciale Alessio D’Egidio, «di fatto ha escluso solamente l’assessore Maiocco, il più votato nelle scorse elezioni. Sembrerebbe, quindi, una chiara ritorsione nei confronti di Maiocco, che è entrato in Azione solo un paio di settimane fa». E sulla posizione di Azione e Maiocco nei confronti dell’amministrazione ha concluso: «A quanto pare il sindaco ha mostrato di non aver più bisogno del nostro partito. Azione lavorerà esclusivamente per il bene della comunità di Crognaleto in un periodo così importante con la ricostruzione post sisma e la messa a terra di fondi del Pnrr».
Adele Di Feliciantonio