PESCARA. Più tamponi, più nuovi casi: l’equazione del Covid è intuitiva e smentisce l’annuncio fin troppo ottimistico dell’Oms che sette giorni fa parlava di pandemia finita. Ma il virus colpisce ancora, come dimostrano i dati settimanali intermedi che pubblichiamo a 48 ore dal prossimo bollettino regionale di venerdì.
Nel periodo che va da sabato 6 a martedì 9 maggio, le quattro Asl hanno infatti comunicato all’assessorato alla Sanità della Regione 466 contagiati dal Covid contro i 345 dello stesso lasso di tempo intercorso tra sabato 29 aprile e martedì 2 maggio scorso.
Dal confronto, quindi, emerge un aumento di 121 positivi che, in termini percentuali, corrispondono a un incremento del 35 per cento. Su questo dato molto probabilmente incidono le reinfezioni: i guariti che si sono riammalati, infatti, sono 160, mentre nel rilevamento precedente erano 95. Un’ulteriore e significativa differenza che emerge dal confronto riguarda il numero dei tamponi eseguiti che da 2.065 sono saliti a 2.890, e questo aumento ha certamente permesso di scoprire più nuovi contagiati sull’intero territorio regionale dove comunque l’indice provvisorio di positività, calcolato mettendo in rapporto tra di loro il numero dei test diagnostici e i nuovi casi, si mantiene costante sul livello del 16 per cento. Ma nel contempo cresce il numero dei morti, un dato, quest’ultimo, che era rimasto fermo sullo zero nel periodo precedente e che invece ora fa registrare tre nuove vittime già a metà settimana.
L’ultimo numero che prendiamo in considerazione per il confronto tra i due periodi successivi di tempo è quello del numero dei ricoverati per il Covid negli ospedali abruzzesi che, per fortuna, sta scendendo: erano infatti 99, mentre oggi sono 81. Ma il calo, in questo caso, si registra solo nei reparti di medicina, dove da 97 malati scendiamo a 79, mentre nelle Terapie intensive i casi gravi rimangono stabili a quota due.