L’AQUILA. Si è parlato della vertenza degli oltre 500 operatori del contact center Inps durante la riunione convocata dal prefetto Cinzia Torraco. Al tavolo hanno preso parte, oltre ai sindacati, l’assessore regionale al Lavoro Pietro Quaresimale e il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. Oggetto della discussione, i rischi legati alla volontà dell’Inps di non applicare la clausola sociale di garanzia occupazionale nella procedura di assunzione da parte della società partecipata. Inoltre, i sindacati hanno evidenziato la possibile esclusione dal processo di internalizzazione del servizio di 103 operatori aquilani, impiegati anche nella commessa dell’Agenzia delle Entrate. Sulla vertenza, che riveste un carattere nazionale, ci sono stati pronunciamenti e indirizzi arrivati dal Parlamento e dalle istituzioni locali abruzzesi, impegnate nella salvaguardia dei posti di lavoro.
Di contro, il Consiglio dei Ministri ha approvato il 9 marzo scorso un disegno di legge delega con cui si abolisce l’obbligo della clausola per tutti gli enti pubblici. Ieri in tutti i siti italiani coinvolti è stato effettuato uno sciopero ad inizio e fine turno: vengono contestate dai sindacati anche le decisioni dell’Istituto nazionale di previdenza sociale di attuare un blocco del servizio, il conseguente ricorso alla cassa integrazione delle aziende appaltatrici e la qualità del servizio finale che viene fornito alla cittadinanza. (r.s.)
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