
PESCARA. Lo scorso 29 dicembre si è svolto ad Avezzano il Consiglio di Presidenza che ha eletto all’unanimità Silvano Pagliuca presidente di Confindustria Abruzzo per il biennio 2023-2024. Una nomina annunciata dal Centro.
Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara, succede a Marco Fracassi che ha guidato la Confindustria regionale dal 2019. L’associazione degli industriali abruzzesi è rappresentata dalle tre territoriali di Chieti Pescara, di L’Aquila e di Teramo, dall’Ance Abruzzo e dai presidenti regionali di Piccola Industria e Giovani Imprenditori.
Fracassi ha salutato il suo successore con un brindisi e l’augurio di rappresentare al meglio tutte le istanze degli imprenditori di Confindustria. Ha inoltre sottolineato come l’Abruzzo sia una regione «in transizione» a spiccata connotazione industriale, che annovera imprese e filiere eccellenti nel campo farmaceutico, space economy, Ict e automotive e, al contempo, è una regione poliedrica che necessita di interventi urgenti e differenziati tesi principalmente al riequilibrio e all’integrazione delle aree più interne che presentano ritardi infrastrutturali e sociali non trascurabili. «Confindustria Abruzzo», ha continuato Fracassi, «grazie all’importante attività di lobby che esercita costantemente, può sicuramente contribuire allo sviluppo della regione stimolando importanti progettualità legate all’innovazione e alla ricerca».
Pagliuca ha ringraziato tutti per la fiducia accordata e si è messo subito a disposizione dei soci del sistema regionale per ascoltare le loro istanze e proporre agli amministratori regionali progetti e azioni a difesa dell’economia dei territori, delle imprese e dei lavoratori. Ha sottolineato quanto sia importante l’unità di tutte le articolazioni del sistema in un momento in cui in Abruzzo saranno decisive le politiche di medio-lungo periodo relative alle Reti europee Ten-T, alla trasversalità Tirreno-Adriatico nel corridoio intermodale Civitavecchia-Pescara-Ortona-Ploce, all’Alta Velocità ed Alta Capacità ferroviaria Roma-Pescara e al potenziamento dell’Aeroporto d’Abruzzo e dei Porti di Ortona e Vasto che, unitamente alla Zona economica speciale (Zes), potranno costituire il volano per il rilancio dell’economia e il collegamento delle aree interne. (c.s.)